Continua a perdere pezzi la maggioranza che governa la città di Eboli. E abbandona il Sindaco Conte anche il consigliere comunale Cosimo Naponiello, eletto nelle fila di Eboli 3.0 – La Città in Comune con 375 preferenze, più dell’attuale vicesindaco, più di qualche altro assessore e presidente del consiglio.
Un discorso, quello di Naponiello, che ieri sera nell’aula consiliare Isaia Bonavoglia di Palazzo di Città ha incassato applausi e fatto discutere molto anche fuori da Palazzo.
Un discorso che immediatamente dopo ha scatenato una sorta di reazione a catena tra messaggi inviati all’indirizzo di Naponiello stesso e fermento politico tra la compagine di Italia Viva e la minoranza in seno al consiglio.
Naponiello non lascia nulla in sospeso, non le manda a dire e accusa, uno per uno a partire dal Sindaco tutti quelli che a vario titolo hanno finto perbenismo in questi due anni di consiliatura comunale.
“Firmerei sotto il sigillo di un notaio che sei un ipocrita” dice a gran voce Naponiello rivolgendosi al Sindaco Conte e poi va giù stilando l’elenco degli ex carielliani accusati, ancora e sempre, “di essere il male assoluto di questa Città”. Una “guerra al colpevole che si trascina da due anni”.
La disanima del consigliere Naponiello
Ma Naponiello nella disamina di ruoli, incarichi, appartenenze e provenienze politiche ricorda a Conte di avere “un vicesindaco (Gianmaria Sgritta) ex consigliere dell’amministrazione Cariello, l’assessore alla sicurezza (Antonio Corsetto) candidato in passato più volte con Cariello, il Presidente del Consiglio Comunale (Cosimo Brenca) già tra i consiglieri di Cariello e lo staffista (Giuseppe Piegari) consigliere comunale dell’amministrazione Cariello”.
Insomma una disamina politica quella di Naponiello che ha lasciato tutti i consiglieri comunali attenti e silenziosi e a cui non seguono contropartite se non un grande applauso quando Naponiello, invitato dal Presidente a concludere l’intervento, si dichiara all’opposizione per correttezza istituzionale e per dignità personale “colpevole insieme a tutta l’ex amministrazione Cariello di essere il male assoluto e colpevole, tra le altre cose, anche del conflitto russo – ucraino, dell’intifada….”. È amareggiato Naponiello. Sarcastico e avvilito. Non le manda a dire e lancia stoccate all’indirizzo del sindaco, del vicesindaco e dei suoi ex colleghi di maggioranza.
Un orizzonte amministrativo dai nuovi equilibri
Si ridisegnano nuovi equilibri, dunque. La maggioranza perde i pezzi. Vacillano i numeri e il terreno si sgretola. Tra imbarazzo visibile e “dignità che viene messa in secondo piano per una questione legata a poltrone e poltroncine” ieri sera in Consiglio Comunale Cosimo Naponiello ha riscaldato gli animi e spaccato la tenuta di una maggioranza che deve fare i conti con i numeri.