L’amministrazione comunale ebolitana, per venire incontro alle gravi difficoltà delle famiglie dovute all’attuale congiuntura economica, ha deciso, con il voto favorevole del Consiglio Comunale, di approvare un provvedimento di “definizione agevolata dei tributi comunali accertati e non riscossi”.
Infatti, i cittadini che hanno ricevuto ingiunzioni di pagamento o accertamenti fiscali entro il 30 giugno 2022 per Ici, Imu, Tasi, Tarsi, Tari, Tares, Cosap, Multe per violazioni al Codice della strada, potranno evitare sanzioni e interessi accedendo, se il debito dovuto supera i 100 euro, anche a rateizzazioni.
Il termine tassativo per aderire alla definizione agevolata è il 31 ottobre 2023. E’ necessario presentare una domanda utilizzando il modello disponibile sul sito del Comune: www.comune.eboli.sa.it.
La domanda può essere inoltrata via pec (comune@pec.comune.eboli.sa.it), consegnata a mano al protocollo o spedita a mezzo raccomandata Ar (farà fede la data di ricezione).
Le modalità
Chi vorrà pagare in un’unica soluzione potrà farlo entro il 29 febbraio 2024, stessa data per il pagamento della prima rata in caso di richiesta di rateizzazione.
Ecco le possibilità di rateizzazione:
da 100,01 a 500 euro: fino a quattro rate mensili;
da 500,01 a 3.000 euro: da cinque a dodici rate mensili;
da 3.000,01 a 6.000 euro: da tredici a ventiquattro rate mensili;
da 6.000,01 a 20.000 euro: da venticinque a trentasei rate mensili;
oltre i 20.000,01 euro: da trentasette a sessanta rate mensili.
Le dichiarazioni
«L’amministrazione comunale, nel solco del lavoro tracciato dal già assessore al ramo Massimiliano Curcio – ha dichiarato l’Assessore al Bilancio e Vicesindaco Gianmaria Sgritta – procede nel venire incontro alle esigenze dei cittadini in difficoltà. Il risanamento delle casse comunali portato a termine da questa Amministrazione ci ha consentito di approvare anche questa agevolazione. Riteniamo che sia una migliore strategia dare l’opportunità di pagare senza interessi e sanzioni, e con una rateizzazione a chi, pur nella massima onestà, non ha potuto onorare i propri debiti, piuttosto che avviare contenziosi infiniti e trovarsi di fronte a cittadini che, comunque, non sono in grado di versare le somme dovute maggiorate dal ritardo nei pagamenti.
Siamo convinti che questa strategia ci consentirà di recuperare la maggior parte dell’evasione, quella dovuta a cause di forza maggiore».