Il 15 settembre 1943, alle ore 16:46, un’incursione aree alleata su Roccadaspide causò la morte di 43 persone e tra questi vi erano anche due militari in servizio a Roccadaspide. Altre due persone, un tenente dei bersaglieri e un carabiniere, sempre in servizio a Roccadaspide, trovarono la morte a causa dei cannoneggiamenti dell’11 settembre 1943.
In quel periodo, a causa delle conseguenze delle operazioni belliche, a Roccadaspide, morì anche un altro concittadino. Inoltre tre giovanissimi ragazzi trovarono la morte nell’agosto del 1944 in località Borgo Cavallo a causa del ritrovamento di ordigni bellici rimasti inesplosi.
Le vittime
L’elenco delle vittime, attinto dal registro atti di morte del comune e dall’elenco affisso nella Chiesa della Natività, è molto vasto e riguarda 41 decessi di adulti ma anche di bambini. A questi vanno aggiunti anche 67 cittadini rocchesi come risulta presso il Ministero della Difesa che diedero la vita sul fronte.
La commemorazione
Ecco il messaggio, in ricordo delle vittime del bombardamento, dell’amministrazione comunale di Roccadaspide, guidata dal sindaco Gabriele Iuliano:
“Il 15 settembre 1943, sotto un bombardamento aereo eseguito da forze alleate, persero la vita 41 nostri concittadini, più due militari che prestavano servizio a Roccadaspide. Erano bambine e bambini, donne e uomini del nostro Paese, cittadini innocenti impegnati nelle loro oneste e laboriose attività quotidiane. Tutte vittime dell’assurdità e dell’atrocità della guerra. In occasione dell’anniversario di quel tragico evento vogliamo oggi ricordarli con affetto e commozione, per non dimenticare il sacrificio che la nostra Città ha sofferto per la guerra, che fu reso ancor più grave dalla morte di altri nostri concittadini periti in quegli anni in altre drammatiche circostanze, ma anche e soprattutto per lanciare ancora una volta un messaggio di pace, in un momento in cui è in atto in Europa una guerra che sta mietendo vittime e che dimostra come il sacrificio delle vittime della guerra non sia stato ancora sufficiente ad impedire che si ripetano tali tragedie. La guerra è sofferenza, è orrore, è morte, è negazione della vita e riteniamo giusto e doveroso, proprio per ricordare degnamente le nostre vittime innocenti, ribadirlo e affermarlo con forza e profonda convinzione, perché simili tragedie non abbiano mai più a ripetersi. Onore alle nostre vittime! Viva la Pace! Viva Roccadaspide!”.