Chiusa da diversi mesi la struttura residenziale dell’Unità Operativa di Salute Mentale n.5 e la UIL FPL scrive al Direttore Generale ASL, al Sindaco di Eboli, agli organi preposti. Continuano le criticità riguardante la struttura residenziale dell’Unità Operativa di Salute Mentale n.5 insistente nel vasto territorio tra Eboli e Oliveto Citra, e “la stessa è ormai da diversi mesi chiusa, impedendo di fatto la possibilità di ricoveri residenziali per numerosi pazienti affetti da patologia psichiatrica soprattutto nella fascia di età 18-30 anni”. Il Coordinatore Provinciale UIL FPL Vito Sparano sottolinea: Le rammento che questa Organizzazione Sindacale ha già provveduto a sollecitare gli enti preposti per le autorizzazioni e di aver così ottenuto i permessi necessari per la riapertura. La scrivente O.S. ha successivamente richiesto e ottenuto un incontro con il Dirigente Responsabile U.O.S.M. per discutere di tale problematica.
Le criticità
Purtroppo a tutt’oggi a distanza di alcune settimane, si è ancora in attesa di dare avvio alla riapertura che è munita di locali nuovissimi, ambienti confortevoli ed accoglienti e di tutto l’arredamento necessario ad ospitare i giovani utenti, compresi: letti, armadi e suppellettili.
La struttura precedentemente funzionante come SIR è stata di recente riqualificata e ristrutturata per essere rimessa in funzione secondo nuove progettualità”.
L’invito di Sparano è rivolto al Direttore Generale Gennaro Sosto
“confidando nella sua sensibilità per le problematiche riguardanti la Salute del Cittadino e in particolar modo di quella dei cittadini più giovani e disagiati, invochiamo vivamente un suo autorevole intervento affinchè venga riaperta una struttura storica e strategicamente molto importante per soddisfare il bisogno di assistenza di una vasta fascia di utenti”.