Siamo giunti agli ultimissimi colpi per questa estate 2023, e come sempre, è possibile tracciare un bilancio complessivo. Come sempre lo facciamo attraverso le testimonianze dei turisti che hanno soggiornato lungo le nostre coste e nell’entroterra cilentano e non solo. Ciò che emerge è che questa appena trascorsa è stata un’estate condizionata non solo da prezzi elevati, ma anche dalla concorrenza con mete internazionali come l’Albania, la Grecia e la Croazia.
L’effetto valanga: scarsità di servizi
Un recente studio della Codacons registra un rialzo dei prezzi che va dalla camera d’albergo allo spritz in spiaggia. Aumento del 15,5% per una birra, per esempio, e del 26.8% per un pacchetto vacanza, passando per il 10-15% dei servizi in spiaggia: il lusso puro è una postazione in riva al mare con gazebo e lettini alla cifra di 400 euro.
Inoltre, oltre alla questione dei prezzi, molti turisti si sono trovati di fronte a una diminuzione dei servizi offerti durante le loro vacanze. Problema in parte attribuibile alla difficoltà che molte aziende turistiche hanno affrontato nel reclutamento e mantenimento del personale, ma anche per via della strategia di marketing utilizzata che ormai per molti è superata.
“Noi giovani non troviamo la zona di attrazione, per carità la bellezze dei luoghi non si discute, ma per il relax c’è tempo. Il divertimento sembra quasi essere un tabù qui”, scrive Guido.
I risultati del sondaggio
I risultati del sondaggio settimanale, infatti, dimostrano che per l’83% degli utenti votanti, i servizi sono inesistenti. “Stendiamo un velo pietoso”, chiosa Denise mentre Flavia scrive: “Estate cara, servizi out e parcheggi cari. C’è molto da lavorare”.
Una stagione poco positiva quindi, che sembra non trovare pace a seguito delle ultime piogge. Preoccupazione tra gli operatori turistici che lamentano: “I turisti esteri sembrano spariti, a luglio si è registrato un forte calo, mentre ad agosto si boccheggia. Ora il maltempo non è dalla nostra parte”.