Giunti alla settima edizione di Fiori alle Porte Arts Festival non abbiamo molte parole ma tanta gratitudine, gioia e soddisfazione.
Passeggiare in queste stradine e raccogliere il racconto delle trascorse edizioni che si esprimono in un museo a cielo aperto e sentire la voci di bambini, genitori e nonni che ci chiedono quando inizierà la nuova edizione è per noi una carica di adrenalina, un’ esortazione alla bellezza, uno sguardo sull’orizzonte del “cambiamento sociale e cosmico”.
Siamo circondati da un sentimento di riconoscenza e di apertura alla comunicazione espressiva, all’atto creativo, al tratto esperienziale e assaporiamo l’effetto generativo di sette anni di perseveranza e ostinazione, dove il colore, la poesia, il teatro e più in generale l’ arte sono stati veicolo ed intreccio di culture, condivisione di saperi e tradizioni, incontro generazionale e palcoscenico di vita.
L’iniziativa
Così, oggi Fiori alle Porte è un fenomeno identitario, una piacevole attesa, un riconoscersi e riconoscere, un gagliardetto di orgoglio e di rappresentazione.
Veder nascere nuove forme espressive, nuovi murales, differenti linguaggi e spunti creativi, gruppi di lettura, di scrittura e di narrazione fiabesca, nuovi esperimenti di educazione all’aperto, di riciclo creativo, di arredo urbano e contare sempre più presenze di buskers che, passano per Caselle e sì offrono come dispensatori di benessere e ricercatori di un cambiamento possibile, ci fa sentire pionieri e prepulsori di uno sviluppo trasversale che pone nel bagaglio culturale ed educativo dei bambini, e non solo, l’arte al primo posto.
Quest’anno Ramona Pisano ideatrice e direttore artistico del festival pone nuove domande, nuovi significati, nuovi sogni che con l’arte diventano traccia espressiva e tangibile testimonianza.
Quindi se nella scorsa edizione “il filo magico” ha rappresentato il concept di unione e di legame con i fiuri, gli abitanti e la tradizione, quest’anno con la simbologia di “le Trame”, si rivolge lo sguardo all’osservazione “ri panni stisi” che nel paese attraversano e collegano balconi e finestre, svolazzano sui terrazzi, si avvicendano nelle strade a mo’ di istallazioni artistiche, offrendo altresì una visione del vissuto e del rapporto di convivialità tra dirimpettai e vicinato che tale pratica genera, una convivialità di serenità e speranza che qui a Caselle in Pittari è codice di ospitalità e fratellanza.
Ma con il tema “le Trame” si vuole anche richiamare l’attenzione alle molteplici accezioni del termine che d’altra parte esprime l’esigenza del racconto e della narrazione che l’artista deve necessariamente portare avanti in un contesto di rigenerazione e respiro dell’anima.
I nuovi ospiti
Quest’anno nuovi ospiti vi stupiranno e “cureranno” grazie alla presenza di artisti e curatori del benessere che per ora non possiamo spoilerare ma di cui avrete notizia seguendo la pagina facebook. Fiori alle porte o, per chi avrà la fortuna di soggiornare in paese, udendo gli annunci del banditore che si aggirerà nelle strade del paese a dettare il cronoprogramma anticipato dai tre suoni di cornetta.
Con il supporto del Comune di Caselle in Pittari, dell’associazione culturale Sab kuch milega e con il maestro Gianluca Guarino e i numerosi artisti/e, bambini/e e famiglie protagoniste, Fiori alle Porte inonderà le strade del borgo antico nei giorni 5,6,7,8 agosto 2023 quindi non c’è altro da aggiungere, continua Ramona Pisano, se non il nostro motto ” tutto è possibile se ci pensi bene e non smetti di sognare!”
Vi aspettiamo felici e sognanti.