Un documentario per raccontare la festa della Madonna di Costantinopoli ad Agropoli, tra fede e tradizione. L’iniziativa è stata promossa dal parroco don Carlo Pisani. A realizzare il progetto l’azienda Alta Prospettiva di Claudio Ruocco e Giusy Cella, impegnata in questi giorni a realizzare le riprese che dalla novena condurranno alla festa del 24 luglio con la tradizionale processione in mare. Lo scopo del documentario è duplice: da un lato creare un documento video su una delle feste tradizionali di Agropoli, dall’altro darà la possibilità di raccogliere fondi per il rifacimento della facciata della Chiesa che necessita di manutenzione.
La storia della festa della Madonna di Costantinopoli
Secondo la leggenda, in più punti confermata dalla storia nel 1535 il feroce corsaro Barbarossa assalì Agropoli facendo circa 500 prigionieri, distruggendo case e chiese, incendiando campi e uccidendo chiunque tentasse di opporsi. Alcuni fedeli riuscirono a mettere in salvo la statua della Madonna di Costantinopoli in una grotta del promontorio su cui sorge la città vecchia.
Dopo qualche anno, una mareggiata portò via la Statua della Vergine dal suo nascondiglio e la si vide galleggiare in mare. I pescatori la recuperarono e decisero di dedicarle una cappella. Più volte da allora, secondo i racconti, la Madonna apparve a protezione dei pescatori e dei fedeli.
La festa il 24 luglio
La Madonna di Costantinopoli, è festeggiata ad Agropoli, il giorno 24 Luglio in ricordo di un evento accaduto nel 1913. Su Agropoli si scatenarono violenti temporali e le tende nelle quali erano accampati i soldati francesi, non ressero alla furia devastatrice dell’acqua. I militari furono così costretti a rifugiarsi nelle chiese nonostante le proteste di cittadini e autorità locali. Era la notte del 24 Luglio quando da sotto il pavimento della Chiesa della Madonna di Costantinopoli incominciò ad uscire acqua. I soldati non riuscirono a spiegarsi il fenomeno e furono costretti ad abbandonare la Chiesa. Qualcuno in quell’occasione, sentì il comandante della guarnigione francese gridare “Perdonaci Maria… Troveremo qualche altro posto”. Anche questa volta, la Madonna era accorsa a protezione dei fedeli.