La notizia che da diverse ore tiene banco in città è la nascita dell’ospedale unico della Valle del Sele nel comune di Battipaglia. Monta la protesta di Forza Italia, con Martino Melchionda nel partito, ma attacca anche l’ex sindaco di Eboli Gerardo Rosania. “La incapacità, la inadeguatezza, la improvvisazione (chiamatela come volete!) di chi ha governato Eboli negli ultimi anni ci porta, oggi, ad assistere alla agonia progressiva della nostra città. Ormai in uno stato comatoso. Nel frattempo De Luca porta a compimento la sua operazione: rompere il fronte della Piana del Sele ed isolare una città che non lo ha mai amato”.
L’affondo dell’ex sindaco
Quella di Rosania è una disamina ampia e la goccia che ha fatto traboccare il vaso è la questione ospedale.
“Non più l’Ospedale Unico della Piana del Sele, come disperatamente proponevano da 15 anni. L’Amministrazione di Eboli si è mossa in modo ondivago sull’area dove realizzarlo! Nonostante gli venisse continuamente detto di fare muro! Bene! Alla fine il grande ospedale, che doveva essere della Piana del Sele, verrà a Battipaglia. 304 posti letto, 97 milioni di investimento. Le giustificazioni? Sta vicino alla Autostrada e Sorge su terreni regionali”.
E Rosania prosegue: “Brava la Sindaca di quella città che si è mossa con intelligenza!Eboli? Continuerà a vivacchiare fra carenza di medici, strutture inadeguate. Ma avremo il contentino di una nuova “torre” che si sommerà ad una struttura fatta per aggiunte successive. De Luca completa l’operazione divisione della Piana del Sele e marginalizzazione di Eboli”.
“Il Consiglio Comunale (che andrebbe convocato in via straordinaria di urgenza!) non ha nulla da dire? I partiti locali (PD in testa !) non hanno nulla da dire? La città, che in occasione delle ultime elezioni regionali ha deciso di non avere una rappresentanza regionale locale, non ha nulla da dire? Io credo, francamente, che la misura sia colma”, conclude.
La posizione dei consiglieri di maggioranza
“Somma meraviglia” esprimono anche i consiglieri comunali della maggioranza di Conte. Il nuovo ospedale nel Comune di Battipaglia spacca ancora la politica ebolitana. È crisi nella maggioranza Conte.
“Con somma meraviglia apprendiamo dalla stampa di una fantomatica deliberazione della Regione Campania del 19 Giugno scorso tenuta segretata, che pare finanzi un nuovo Ospedale nel Comune di Battipaglia senza tener conto delle interlocuzioni e accordi avvenuti in questi mesi per la realizzazione dell’Ospedale Unico della Piana del Sele. D’altronde – si legge nella nota – il Presidente della Regione già in una scorsa venuta presso il CDR di Battipaglia manifestava insofferenza all’indirizzo del nostro Sindaco, il quale, giustamente, aveva dubbi sulla reale volontà da parte della Regione Campania e dell’A.S.L. di Salerno per la realizzazione dell’Ospedale Unico a servizio di un territorio più ampio”.
Dubbi fondati e accuse al Partito Democratico
“Dobbiamo prendere atto che i nostri dubbi erano fondati, in quanto nonostante l’accordo tra Battipaglia e Eboli alla realizzazione di un ospedale unico, gli Enti preposti non hanno tenuto conto di nulla e si sono determinati diversamente senza tener conto dell’esigenze dei cittadini della bassa e alta Valle del Sele. Constatiamo con amarezza ma senza sorpresa il grande silenzio del Partito Democratico ebolitano e della Consigliera Provinciale del PD, i quali non hanno mai voluto intraprendere la battaglia per l’Ospedale Unico , oltre che non hanno mai difeso il territorio della Piana del Sele, sia per quanto riguarda l’ospedale che sulla questione rifiuti come si può ricavare dalle loro posizioni in Consiglio Comunale e negli ultimi dibattiti pubblici, semplicemente per non mettersi contro il loro despota, altro che amore per la propria Città”.
L’affondo dei partiti della maggioranza all’indirizzo della Regione, del Presidente De Luca e del Partito Democratico.
“La Regione Campania e il Partito Democratico ritengono non da oggi, ma con atti già avvenuti nel passato, che il nostro territorio deve essere depositario solo dei rifiuti dell’intera provincia e niente più.
È una mortificazione che continua da sette anni del nostro territorio, in quanto l’esigenza di un presidio ospedaliero di eccellenza non può non tenere conto della storia sanitaria di decenni dell’ospedale di Eboli e delle competenze mediche sviluppate nel tempo che non possono essere cancellate con un tratto di penna.
Martedì sarà, di nuovo, a Eboli il Presidente della Regione e dovrà spiegare ai Cittadini di Eboli le ragioni di un atto così penalizzante ed ostile nei confronti della nostra Città e dell’intero territorio della Piana Del Sele che ha posto in essere con la delibera del 19 Giugno scorso.
Riteniamo che sia doveroso che tutte le associazioni di categoria, i sindacati, i comitati, le associazioni e le forze politiche quelle che hanno a cuore, davvero, la Città promuovano un incontro ad horas aperto a tutti per trovare la risposta migliore e unitaria alla mala e miope politica.
I capigruppo consiliari e consigliere provinciale”.
Il documento porta la firma dei consiglieri comunali Vito Maratea – Unti per il Territorio,
Lucilla Polito– La Città del Sele, Adolfo Lavorgna- Eboli Domani, Matteo Balestrieri – Eboli 3.0 La Città in Comune e di Antonio Alfano– Consigliere Provinciale.
La replica del Pd
Il Partito Democratico di Eboli, intanto, restituisce al mittente le accuse e precisa:
“Basta terrorismo psicologico, le cose stanno esattamente così”.
I democratici di Eboli provano a spiegare la questione relativa alle sorti della sanità locale. “In primo luogo, occorre chiarire come gli interventi sulle due strutture esistenti si pongano in coerenza con quell’atto aziendale, da tutti voluto, che prevede l’autonomia delle due strutture. Inoltre, si parla di interventi già previsti e che se non programmati avrebbero comportato il rischio della perdita delle relative risorse”.
E la nota diffusa dal coordinamento cittadino prosegue: “In particolare, gli interventi che preoccupano tanto il nostro Sindaco, da augurarsi una levata di scudi, prevedono per l’Ospedale di Eboli 22 milioni di Euro per la realizzazione della nuova piastra emergenziale (un fabbricato di tre piani fuori terra), l’adeguamento sismico dell’intero complesso ospedaliero oltre alle nuove sale operatorie. La Regione guidata dal Presidente Vincenzo De Luca, lungi dal mortificare Eboli, sbloccando le risorse dell’Art. 20, ha quindi previsto il più importante investimento in termini di risorse per l’edilizia sanitaria nel nostro territorio degli ultimi 50 anni. Risorse mai viste, neanche ai tempi in cui questa Città esprimeva un ben noto familiare Ministro delle Aree Urbane”.
Restituiscono le accuse anche “agli amici locali di Cirielli e Caldoro, che dopo averci fatto il regalo della chiusura di tre reparti, oggi hanno persino la faccia tosta di ergersi a difensori del nostro Ospedale”.
“Le questioni oggetto di doverosa riflessione sono due: la prima, quella attuale che, partendo dall’autonomia delle due strutture ospedaliere, necessita di risposte urgenti su quei fabbricati che hanno serie difficoltà; la seconda, di prospettiva, che necessita di una classe dirigente matura nei territori che sappia, senza inutili campanilismi, delineare un percorso che passi da un’unificazione funzionale delle due strutture per giungere all’individuazione di un’area condivisa dove realizzare l’Ospedale Unico”.
Poi conclude la nota: “In tal senso, noi parteciperemo con convinzione a quel dibattito, rilanciando la nostra proposta di allocare il nuovo Ospedale nell’area sanitaria di Santa Chiarella, che al netto di altre fantasiose proposte avanzate in questi mesi, continua ad essere la soluzione più coerente e logisticamente funzionale”.
Picarone “smaschera” l’amministrazione Conte
Nessuna scelta è preclusa. È singolare che nei giorni scorsi dall’amministrazione di Eboli sia stata esplicitata a più riprese la preoccupazione che il presidio non fosse mortificato nel nuovo atto aziendale, quanto a strutture complesse, semplici, semplici dipartimentali e a posti letto. Quasi a preoccuparsi di rivendicare con forza un’autonomia che contrasta con la posizione oggi espressa di un ospedale unico della piana del Sele che accorpi le funzioni.
“La proposta del nuovo atto aziendale dell’Asl, lungi dal mortificare Eboli e Battipaglia, salvaguarda la dignità dei due presidi”, scrive Picarone.
“È evidente che in questa fase anche gli atti di potenziamento edilizio delle strutture rispettive debbano essere coerenti con gli atti aziendali proposti e con la precedente programmazione che prevedeva investimenti su entrambi i presidi e che se non programmati rischiano di andare persi”, sottolinea il consigliere regionale.
E poi aggiunge: “L’indicazione di un nuovo ospedale non contrasta con un’evoluzione che potrebbe condurre all’accorpamento. Non è precluso nulla. Si tratta nel caso dell’ospedale previsto di impegnare le risorse dell’art. 20. Nulla di più”.
La questione Eboli sarebbe chiarita dall’onorevole Picarone. “Nel frattempo per Eboli è previsto qualcosa di concreto: è stata presentata alla regione la progettazione della nuova piastra emergenziale, un fabbricato di tre piani fuori terra e l’adeguamento sismico dell’intero complesso. Si attende il decreto di ammissione a finanziamento di € 22000000. Altro che trascurare il territorio!
Si stanno inoltre realizzando, sempre a Eboli, le nuove sale operatorie e a Battipaglia ex art. 20 si sta realizzando il nuovo pronto soccorso e il laboratorio analisi”.
“Erano 50 anni – conclude Picarone – che non si interveniva sull’edilizia sanitaria nei territori. Le strutture cominciano ad avere serie difficoltà ad essere a norma. Vi è l’urgenza di intervenire. Se il territorio con forza vuole un ospedale unico non è preclusa la discussione e uno sbocco in tal senso. Ma bisogna essere coerenti e non strumentali”.