Serie D quasi certa ma nessuno a presentare domanda di ripescaggio con conseguente versamento della quota per l’iscrizione e la fideiussione. Questo lo strano destino dell’U.S. Agropoli che dopo anni di attesa nella speranza di tornare nella quarta serie dei campionati italiani, rischia di dover rinunciare al massimo torneo dilettantistico. Tutto ciò in conseguenza della scelta del patron Carmelo Infante di lasciare la società per motivi di salute, come da lui stesso sottolineato in una nota licenziata domenica scorsa. Ma l’imprenditore ha manifestato anche delusione per non aver ricevuto il necessario appoggio dalla piazza.
La situazione dell’U.S.Agropoli oggi
E così l’Agropoli si trova a dover fare i conti con una domanda di ripescaggio da presentare entro venerdì, già pronta ma senza nessuno che garantisca le necessarie risorse economiche e il rischio di dover fare un altro anno in Eccellenza senza alcuna certezza.
La politica capaccese si sta già muovendo per tentare di limitare i danni e provare a garantire un passo indietro di Infante. Alcuni gruppi in città stanno facendo delle valutazioni, mentre c’è chi torna a parlare anche di azionariato popolare, un’ipotesi più volte lanciata ma mai attuata nel concreto.
Venerdì ultimo termine per il ripescaggio
Tra oggi e la giornata di domani si dovranno dare necessariamente delle risposte poiché in caso contrario la Serie D sfumerebbe, visti i tempi richiesti per ottenere una fideiussione bancaria.
Per l’Agropoli, forte dei suoi 100 anni di storia, il rischio fallimento non ci sarebbe perché, come già avvenuto in passato, i tifosi si stanno mobilitando per garantire almeno la sopravvivenza della squadra. Ma per un campionato dignitoso e magari in una categoria superiore, serve altro e il tempo non gioca a favore dei delfini