La saponaria officinalis è una pianta erbacea spontanea appartenente alla famiglia delle Caryophyllaceae diffusa in Europa continentale, in Asia e in America. In Italia è molto comune e si trova fino a 1600 m di altitudine s.l.m. Il genere Saponaria comprende all’incirca trenta specie di piante biennali o perenni, cresce vicino alle siepi, ai margini dei sentieri o lungo le scarpate.
La caratteristiche
Fiorisce tra giugno e settembre formando una sorta di cespuglio, non necessita di particolari cure ma per avere sempre una pianta rigogliosa è necessario potare i suoi rami e i fiori secchi, questo per favorire e migliorare la crescita.
Si adatta a qualsiasi tipo di ambiente ma predilige terreni umidi ed è usata nella decorazione di giardini rocciosi e muretti a secco.
I fiori nascono a grappoli, hanno cinque petali e sono di colore rosa, le foglie sono lisce e sottili. I frutti sono capsule contenenti numerosi semi brunastri.
Il suo utilizzo
Durante l’antichità venne utilizzata per le sue proprietà detergenti e medicinali, per il lavaggio della lana e come detersivo per la pulizia della casa e del bucato. La saponaria porta questo nome poiché la pianta, esattamente come il sapone, se strofinata insieme all’acqua dà origine ad una schiuma per merito delle sue caratteristiche detersive contenute nelle saponine.
La saponina è una sostanza presente in tutta la parte della pianta, specialmente nelle radici. La Saponaria si può piantare nel mese di marzo, nel momento in cui le piante iniziano a crescere bisogna diradarle e distanziarle l’una dall’altra. Per ottenere una fioritura precoce si può seminare anche in autunno.