Ad Agropoli tiene banco la problematica legata allo stop del servizio dell’ambulanza rianimativa che dal primo luglio non garantirà più la sua presenza sul territorio come da legge nazionale.
Una situazione abbastanza delicata che mette ancora una volta a dura prova il territorio e a rischio la salute dei cittadini.
Sanità, la situazione ad Agropoli
Purtroppo il primo ospedale più vicino è a 40 minuti da Agropoli. Inoltre, come se non bastasse, presso il nosocomio agropolese, vi è ancora l’insegna con su scritto pronto soccorso, una indicazione ambigua se andiamo a focalizzare l’attenzione su quelli che sono realmente i servizi che vengono erogati al suo interno.
Le criticità
Basti pensare che il presidio agropolese non è più nella rete dell’emergenza – urgenza già da diversi anni e che al suo posto c’è un PSAUT ( punto di primo soccorso) senza una guardia medica cardiologica né una guardia medica di rianimazione.
Ad oggi con la soppressione della rianimativa, senza servizi essenziali e soprattutto con l’aumento dei cittadini in vista della stagione estiva entrata già nel vivo da settimane ad Agropoli, il Psaut rischia davvero di essere un punto di “non primo soccorso”.