Il pittore Fernando Alfonso Mangone consegna il ritratto al portiere messicano della Salernitana Guillermo.
Le dichiarazioni
“Mi sono appassionato a questo giocatore straordinario dopo che ha disputato un mondiale da assoluto protagonista con la Nazionale messicana, nonostante i suoi 37 anni. In 19 partite ha ottenuto una media voto pari a 6,62. Ha totalizzato 71 parate decisive (tra cui un rigore parato) con 4 clean sheet. Oggi uomo simbolo della U.S. Salernitana 1919. Il 7 aprile scorso, contro l’Inter è risultato il migliore in campo dopo aver effettuato 10 parate decisive per l’1-1 finale, stabilendo un record in questo campionato. Portiere estremamente continuo come rendimento, sempre concentrato. Fra i pali è efficace, magari non ha un grandissimo stile, ma è concreto e di grandissime parate ne fa tante” – dichiara, il pittore delle aree interne Fernando Alfonso Mangone dopo la consegna del ritratto al portiere.
“Con questi lavori, affascinanti e suggestivi, ci troviamo all’interno di una prospettiva operativa ricca di implicazioni e suggestioni – spiega il Professore Luciano Carini critico d’arte e gallerista – Quando l’artista, nelle sue opere, fa risuonare l’eco del proprio istinto, della propria fantasia e creatività, attira lo spettatore in una dimensione spazio-temporale raccolta e sospesa, silenziosa ed enigmatica che oltrepassa i confini del tempo e dello spazio creando atmosfere metafisiche e surreali. Magico e vitale ritratto, questo di Mangone, sanguigno e tridimensionale, capace di oltrepassare la pura e semplice descrizione per spingersi oltre e indagare l’attimo, il momento, e giungere fino al cuore. Davvero grande e potente questo lavoro, eseguito con partecipazione e sentimento e capace di unire, con competenza e abilità tecnica, attimi intensi del passato con i nostri giorni complessi e tormentati. Fernando Mangone, grande performer della contemporaneità, voce forte e inconfondibile dei nostri giorni che, con trasporto e passione, continua a raccontare la vita!”.
Il ritratto
Anche il ritratto di Ochoa rientrerà nel grande volume d’arte edito da Mondadori, a breve disponibile, con i testi del giornalista e telecronista Bruno Pizzul: la storia del calcio, moderni eroi della contemporaneità, rivive attraverso la visione di Mangone. Una passione, il calcio, vissuta sin da giovanissimo, sul campo, per poi trasformarsi in un’opera d’arte che intende celebrare il talento e la vis creativa dei più grandi calciatori.
“Sabato Ochoa è stato premiato come MVP della stagione della Salernitana: un riconoscimento strameritato nonostante un piccolo particolare: ha giocato solo metà delle partite. Nelle uscite è forte, fortissimo. Per le squadre che giocano con la difesa alta è una benedizione, semplicemente un fenomeno nel coprire lo spazio fra la linea difensiva alta e l’area di rigore. Ha coraggio, tempismo e lettura in anticipo delle giocate” -conclude Mangone.