Il Governo Meloni torna a parlare di leva militare, e lo fa in occasione della 94esima adunata degli Alpini a Udine.
“Sicuramente è un tema che si può affrontare come ipotesi volontaria, alternativa al servizio civile. Quello secondo me è l’approccio giusto”.
Affermazione che arriva in concomitanza alle proteste nelle tende, da Nord a Sud, dei giovani contro il caro affitti.
Abolita dal 2005 con la legge Martino e sostituita dall’arruolamento volontario tramite concorso pubblico con un periodo di arruolamento di tre anni, la leva militare obbligatoria attualmente è rimasta in vigore solo in 8 Paesi dell’Unione Europea: Finlandia, Lituania, Grecia, Svezia, Austria, Danimarca, Estonia e Cipro.
Il progetto del centrodestra
Per la Lega di Matteo Salvini si parla di un’esperienza di vita, una scelta di solidarietà ma anche di impegno pubblico, che potrebbe realizzarsi “attraverso una formazione militare di base e specialistica, o con un’esperienza nell’ambito della Protezione civile e del soccorso pubblico”.
Il presidente del Senato Ignazio La Russa invece,ha parlato di una proposta di “mini naja volontaria” di 40 giorni, proprio come quelli del vecchio Car, il periodo di addestramento base che c’era all’inizio del servizio militare.
Coloro che si rendono partecipi, otterrebbero vantaggi come “punti per la maturità per tutti i tipi di scuola, una serie di incentivi per la laurea, come un esame in più o un vantaggio a livello di formazione”.
Cosa he pensano i nostri utenti?
Sondaggio molto combattuto, il testa a testa delle prime ore ha ceduto la vittoria al “Si”. Il 62% di voi, vorrebbe il ritorno della leva militare obbligatoria.
I contrari scrivono: “Ma quelli che hanno risposto sì che problema hanno? Spendano quei soldi per la scuola piuttosto che per la leva”.
Sarà questo un argomento da propaganda, un motivo di dibattito in occasione dell’evento di turno, uno di quelli definiti “mordi e fuggi” o una possibilità concreta?
Tu resta connesso, approfondiremo l’argomento nel podcast di lunedì…non perdere l’appuntamento con “Pillole Social”.