“Non voglio dare consigli a nessuno! Non ho questa presunzione – dice Gerardo Rosania, sindaco di Eboli e “degli abbattimenti in litoranea” – Ma se fossi assessore alla cultura del Comune di Eboli, mi porrei un problema: come rendere accessibile a tutti quel patrimonio di ricerca di cui Franco Manzione si è fatto per anni curatore con passione e competenza e che è custodito all’interno dell’antica biblioteca del convento dei monaci?”.
La biblioteca del convento è un patrimonio culturale immenso, straordinario, fatto di testi carichi di storia. Testi la cui stesura si perde spesso nella notte dei secoli passati.
“Un patrimonio che, però, non è sufficientemente conosciuto e valorizzato, che non può essere aperto alla fruizione della intera città, anche per la precarietà dei locali che ospitano quella biblioteca, che necessitano di interventi edilizi importanti e, ormai, urgenti”, spiega l’ex Sindaco.
Percorsi storici e amministrativi
Rosania ricorda: “Qualche decennio fa, trovammo il modo di fare interventi per il recupero del patrimonio ecclesiastico ebolitano. Convinti come eravamo (e io lo sono a maggior ragione oggi) che in quelle chiese che caratterizzano specialmente il centro antico, si rispecchiano la storia grande di questa città, le sue tradizioni, la sua cultura”.
“In 7/8 anni intervenimmo su tante chiese storiche ebolitane: da San Vito al Sele a San Nicola, da San Cosimo Piccolino a Sant’Antonio, passando per San Bartolomeo fino alla stessa Basilica di San Pietro alli Marmi. Spendemmo oltre 900.000 euro. Per allora un importo non di poco conto”.
Il richiamo ai fondi del PNRR
Le forme, le modalità di intervento ci sono! Oggi ci sono anche fondi cui accedere, a partire da quelli del PNRR.
Il suggerimento all’amministrazione del sindaco Conte
“Se dovessi, davvero, dare un Consiglio alla attuale Amministrazione Comunale eburina le suggerirei di verificare la possibilità di accedere a finanziamenti per intervenire su quella parte del Convento dei Monaci che ospita quell’immenso patrimonio culturale della biblioteca – spiega Gerardo Rosania -, rispettando le caratteristiche architettoniche di quel monumento ovviamente, e la sacralità del luogo che mai va violata o offesa, al fine di consentire a chi vuole di usufruire di tanta ricchezza culturale”.