La nomina di Giuseppe Coccorullo, vicino a Fratelli d’Italia, alla carica di presidente del Parco del Cilento ha scatenato una forte polemica politica.
Bufera tra i partiti politici
Il capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra in commissione Ambiente alla Camera dei Deputati, Angelo Bonelli, ha votato contro la sua designazione, sollevando dubbi sulle competenze del designato presidente.
Secondo i deputati di Avs in Campania, Francesco Emilio Borrelli e Francesco Mari, il curriculum di Coccorullo è inadeguato e si concentra soprattutto sulla sua carriera politica all’interno di An e di Fratelli d’Italia, piuttosto che sulle competenze gestionali richieste dal ruolo di presidente del Parco del Cilento.
Polemiche anche dal Movimento cinque stelle
Anche i senatori del Movimento 5 Stelle in commissione Ambiente hanno espresso le loro preoccupazioni, ritenendo che il profilo di Coccorullo non sia adatto per ricoprire un ruolo così strategico in un’area naturale protetta come quella del Parco del Cilento, che presenta numerose criticità da affrontare.
Dalla maggioranza arriva la replica di Antonio Iannone, commissario di FdI in Campania, che difende la scelta di Coccorullo e accusa il capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra di ipocrisia, poiché sostiene il governatore De Luca in Regione Campania, ma vota contro la sua scelta in Parlamento.
La polemica sulla nomina di Coccorullo ha evidenziato le divisioni tra le forze politiche riguardo alla gestione del Parco del Cilento e alla scelta dei suoi rappresentanti. Resta da vedere come si evolveranno le polemiche e quali saranno le conseguenze della decisione presa dal governatore De Luca.