Domenica scorsa, nel centro di Monopoli, si è verificato un brutto episodio che ha visto protagonisti alcuni tifosi della Gelbison. I supporters rossoblù si erano recati in Puglia per assistere all’ultima uscita stagionale della loro squadra che sarà ora impegnata nei playout per la permanenza nella serie C. Tuttavia, il giorno di relax al fianco dei propri beniamini si è trasformato in un incubo quando sarebbero stati aggrediti da una ventina di violenti.
L’aggressione ai tifosi della Gelbison
L’assalto è avvenuto dopo il pranzo, mentre i tifosi si trovavano nel centro della cittadina in provincia di Bari, in attesa di trasferirsi allo stadio Veneziani per assistere alla partita. I violenti hanno chiesto la consegna delle sciarpe, bandiere e vessilli con i colori rossoblù, ma di fronte al rifiuto dei tifosi cilentani, avrebbero scatenato la violenza con calci, schiaffi e pugni. Alla fine, gli aggressori hanno sottratto tutto il materiale in possesso dei sei sostenitori della Gelbison, prima di allontanarsi.
L’intervento della polizia e la restituzione del materiale
La polizia è intervenuta tempestivamente sul posto per scortare i tifosi della Gelbison allo stadio. Durante la partita, con l’ausilio delle forze dell’ordine, il materiale sottratto ai tifosi cilentani è stato restituito. Il clima nell’impianto è tornato sereno e la gara si è svolta senza altri episodi di rilievo.
La reazione della società Gelbison
La società Gelbison ha espresso la propria vicinanza ai supporter vittime dell’episodio. Anche il club pugliese ha chiesto scusa per quanto accaduto. Tuttavia, l’episodio appare del tutto immotivato, soprattutto perché nella gara di andata non si erano registrati screzi tra le tifoserie, nonostante la pesante sconfitta subita dalla Gelbison.
Il risultato della partita
Per la cronaca, la squadra cilentana è stata sconfitta dai pugliesi per 2-1. Un risultato ininfluente, dato che la Gelbison dovrà comunque conquistare la salvezza passando per i playout. Ma lo farà affrontando un avversario scomodo, il Messina.