In questi giorni si sta a lungo parlando della “questione orsi in Trentino”. Ma cosa sta accadendo?
Facciamo un passo indietro
Mercoledì 05 aprile, Andrea Papi, il runner 26enne di Caldes, viene aggredito e ucciso dall’orsa Jj4 mentre si allenava come faceva abitualmente, nei boschi sopra il paese della Val di Sole.
Successivamente ai primi esiti dell’autopsia, durante le celebrazioni funebri del giovane, arriva un’ordinanza di abbattimento dell’orsa a firma del presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti.
È scontro tra gli animalisti e Provincia
Il ricorso di Lav Italia ed altre associazioni, viene accolto dal Tar che però mantiene in vigore solo la cattura. Jj4, infatti, viene intrappolata, quattro giorni fa intorno alle 23 di sera, non molto distante da dove è avvenuta l’aggressione. A rallentarla sono stati i suoi tre cuccioli.
Due di loro sono entrati insieme alla madre all’interno della trappola tubo, venendo poi liberati in salute, mentre il terzo è rimasto all’esterno.
Oggi l’orsa si trova all’interno del Centro Faunistico di Casteller dove appare disorientata, spaventata e non più aggressiva, accucciata in un angolo della sua casetta di 70 metri quadri, in attesa di sapere il suo verdetto.
Ecco cosa ne pensano i nostri utenti
Secondo il nostro sondaggio settimanale, il 92% degli utenti è contrario alla pratica di abbattimento: “ha semplicemente fatto l’orsa”, ci scrivono.
Anche il padre della giovane vittima ha infatti dichiarato: “Ucciderla non significa fare giustizia. Pretendiamo un’assunzione morale di responsabilità da parte di chi per quasi un quarto di secolo ha gestito gli orsi in Trentino, spingendo tutti nel disastro a cui assistiamo”.
Intanto è delle ultime ore la notizia che il sindaco di Summonte, in provincia di Avellino, si dice “pronto ad adottare con un preciso progetto a Summonte e nel parco del Partenio gli orsi che a breve dovrebbero lasciare la provincia di Trento”.