Il piccolo borgo cilentano di Ottati si sta distinguendo per la sua accoglienza verso gli immigrati provenienti da altre nazionalità. Grazie al progetto di Accoglienza e Integrazione SAI, molte persone hanno deciso di restare nella cittadina e costruire lì la loro famiglia. L’obiettivo della comunità di Ottati è quello di integrare questi nuovi arrivati nel tessuto sociale del paese, condividendo saperi e tradizioni.
Il laboratorio “Mani in pasta”
Nell’ambito del progetto SAI, a Ottati è stato organizzato il laboratorio “Mani in pasta”, durante il quale i beneficiari si sono divertiti a cucinare i piatti della tradizione italiana, imparando a preparare la pasta fatta in casa. In questo modo, hanno anche potuto condividere le conoscenze culinarie del loro paese, creando un momento di interscambio e di apprendimento.
La prosecuzione del progetto di Accoglienza e Integrazione
Il successo del progetto di Accoglienza e Integrazione di Ottati ha portato il Ministero dell’Interno a finanziarne la prosecuzione per il triennio 2023/2026, con un contributo di 630.000 euro.
“Un bel momento di interscambio e di apprendimento, che si somma ai diversi già vissuti ad Ottati” ha affermato il sindaco, Elio Guadagno annunciando che anche per il triennio 2023/2026 il Ministero dell’Interno ha approvato la prosecuzione del progetto di Accoglienza e Integrazione del comune per ulteriori 30 mesi, con un contributo di 630.000 Euro.
“Un modo per dare un futuro migliore a loro e un’opportunità a noi” ha concluso il primo cittadino.