Le bellezze paesaggistiche, storiche e gastronomiche del Cilento di nuovo protagoniste sulle Reti Rai. Domani, sabato 15 aprile 2023, le telecamere del tg itinerante della Campania, in onda ogni sabato su Rai 3, alle ore 14.00, faranno tappa a Stella Cilento.
Stella Cilento protagonista al tg itinerante di Rai 3
Lo spazio televisivo condotto questa volta dalla giornalista, Francesca Ghidini, è dedicato alla scoperta e alla valorizzazione dei numerosi comuni della regione, raccontando storia, tradizioni e varie notizie dei centri campani. Domani sarà la volta di Stella Cilento, il paese delle favole e degli ulivi. Appuntamento quindi sulla terza rete nazionale a partire dalle ore 14.00.
Alla scoperta di Stella Cilento
La prima notizia del villaggio risale al XIII secolo, ma il toponimo è molto antico: risale al 1038, quando indicava un vallone; proprio qui dovettero stabilirsi molti profughi di Torricelle, dopo la sua distruzione. Questo borgo, fino al 1871, era denominato Porcili, in relazione alla sua posizione, infatti il termine deriva dal greco pro e kyrios, ossia “davanti al signore”, in quanto sul Monte Stella era posta la residenza del Guastaldo, di cui sono ancora visibili i resti in una località denominata appunto Castelluccio.
La frazione San Giovanni sorse intorno al 1225, allorchè gli abitanti del monte Cilento si arroccarono su questo sperone. Altri fanno risalire la sua origine al trasferimento di popolazioni da altri centri della vallata, oggi scomparsi (S. Giorgio, S. Zaccaria, S. Matteo ad Duoflumina, ecc.). La frazione Amalafede, originariamente Bonafida, si ritiene si sia formata in seguito allo spopolamento dei vari borghi della vallata dopo la peste del 1348.La frazione di Guarrazzano, infine, ebbe origine in epoca longobarda, quando intorno al castello si formò il primo nucleo abitato.
Cosa visitare
Suggestivo il Palazzo Vassallo a S. Giovanni, con portale in pietra e piccole torri, detto dal popolo “Castello” per la posizione strategica a difesa delle abitazioni poste all’ombra della sua imponente mole. Fu, nel finire del diciottesimo secolo, assegnato alla famiglia Ventimiglia dalla Regia Corte con una vendita all’asta. In seguito, da una discendente di questa famiglia, fu portato in dote il solo castello per il matrimonio con Giuseppe Vassallo. Erano presenti affreschi, stucchi ed arredi di ottima fattura, mentre al piano inferiore un lungo corridoio, stretto e angusto, conduce alla cella.
Altri luoghi di interesse sono il palazzo Ventimiglia – Luongo, in parte diroccato; la Chiesa di San Nicola di Bari; la Cappella Sant’Antonio; la Cappella di San Rocco; la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo; la Chiesa di San Giovanni Battista; la Chiesa di Santa Maria Maddalena; la Chiesa di Sant’Antonio da Padova.