La lotta alla criminalità organizzata continua senza sosta da parte delle forze dell’ordine italiane, che dimostrano sempre maggiore efficienza nella cattura dei latitanti e dei loro fiancheggiatori.
Proprio in queste ultime ore, infatti, la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza hanno portato a termine un’altra importante operazione contro la mafia.
L’operazione nel salernitano
Dopo l’arresto del latitante di Pagani, avvenuto solo pochi giorni fa, gli agenti hanno tratto in arresto anche i suoi fiancheggiatori, accusati di favoreggiamento aggravato dalla finalità di agevolare un’organizzazione mafiosa. Gli arrestati un 39enne e un 59enne, sono stati presi in flagranza di reato a Cava de’ Tirreni.
I due, accusati di favoreggiamento in un’organizzazione mafiosa
L’accusa contestata ai due uomini è quella di aver fornito ospitalità a Daniele Confessore, consentendogli di rimanere latitante e sfuggire alla giustizia. In particolare, i due arrestati avevano a disposizione un immobile in cui il latitante si nascondeva da diversi mesi.
Il latitante, esponente di spicco nel clan di Pagani
Il latitante, infatti, è considerato uno degli esponenti di spicco di un clan di Pagani, colpito lo scorso mese di dicembre da un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dalla DDA di Salerno.
Grazie alla disponibilità dei suoi fiancheggiatori, il latitante è riuscito a sfuggire all’arresto per diversi mesi, ma alla fine è stato catturato dalle forze dell’ordine.
L’arresto dei due fiancheggiatori dell’ex latitante è un’altra importante vittoria nella lotta alla criminalità organizzata. Le forze dell’ordine, infatti, dimostrano sempre più determinazione e capacità di agire contro la mafia e i suoi complici, garantendo la sicurezza dei cittadini e la legalità del territorio.