Mantenere la Dirigenza dell’attuale Istituto Omnicomprensivo di Polla, già costituito dai Comuni di Polla e Pertosa, con l’accorpamento di tutte le sedi scolastiche (Infanzia, Primaria e I Grado) site nei Comuni di Caggiano, Auletta e Salvitelle (già afferenti all’Istituto Comprensivo di Caggiano), qualora venisse soppressa la Dirigenza Scolastica di Caggiano che non raggiungerebbe il numero minimo sufficiente di alunni (900) per garantire l’autonomia dell’Istituto.
La proposta del comune di Polla
E’ questa la proposta formalizzata nei giorni scorsi dalla Giunta Comunale del Comune di Polla alla luce degli scenari prefigurati dagli uffici regionali che prevedono, ad eccezione di una sola ipotesi, la perdita della dirigenza dell’Istituto Omnicomprensivo di Polla, che attualmente conta su un numero di alunni inferiore a 600.
Le parole del sindaco
“E’ in corso di predisposizione la delibera del Commissario Straordinario dell’Istituto Omnicomprensivo “Antonio ISOLDI” di Polla – spiega il primo cittadino di Polla Massimo Loviso – delle disponibilità di massima acquisite dai colleghi sindaci di Caggiano, Auletta e Salvitelle afferenti all’istituto comprensivo di Caggiano, che nel caso di soppressione della dirigenza scolastica del predetto Istituto Comprensivo, intendono accorparsi all’Istituto Antonio Isoldi di Polla e questa disponibilità di massima, si tradurrà nel giro di pochi giorni in atto deliberativo delle rispettive Giunte Comunali che verranno poi trasferite al Comune di Polla, inoltre sto coinvolgendo anche altre amministrazioni limitrofe di altri istituti comprensivi”.
Nell’ipotesi di accorpamento degli Istituti di Caggiano e Polla l’Istituto derivante conterà poco meno di 1000 alunni, numero sufficiente a garantire l’autonomia scolastica. La proposta formalizzata nella delibera della Giunta Comunale verrà ora trasmessa alla Provincia di Salerno per gli adempimenti di propria competenza ed alla Sezione Istruzione e Università della Regione Campania. “Ci stiamo muovendo in questo senso – ha sottolineato il sindaco Loviso – per garantire una certa stabilità nel tempo e una dimensione ottimale dell’Istituzione Scolastica, per un efficace esercizio della propria autonomia, tenuto conto del fenomeno del calo della natalità e della conseguente contrazione della popolazione scolastica”.