Oggi ricorre l’83° anniversario della morte di Andrea Torre, uno dei più illustri giornalisti e politici del suo tempo.
Andrea Torre: la carriera giornalistica e politica
Nato a Torchiara, Torre iniziò la sua carriera ventottenne come direttore del giornale di Francesco Crispi “Riforma”, e successivamente dal 1901 al 1906 fu redattore della sezione politica del “Giornale d’Italia”.
Torre si trasferì poi al Corriere della Sera e al Messaggero, dove fondò nel 1922 (con Giovanni Amendola e Giovanni Ciraolo) “il Mondo”. In seguito, dal 1926 al 1929, fu direttore de “La Stampa”. Di orientamento liberale-radicale, Torre venne eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati nel 1909 e fu ministro della Pubblica Istruzione nel 1920, subentrando ad Alfredo Baccelli nel primo governo Nitti. Fu deputato del Cilento per cinque legislature.
Ma la sua carriera politica non si fermò qui: dal 24 gennaio 1929 fino al giorno della sua morte, il 27 marzo del 1940, Torre fu senatore. Fu un grande intellettuale impegnato anche nella storia d’Italia dei primi del Novecento, soprattutto per quanto riguarda la politica estera. Torre infatti fu sostenitore della rinuncia alla Dalmazia durante la questione adriatica.
Ecco come Torchiara ricorda Andrea Torre
Il suo impegno e la sua passione per il giornalismo e la politica furono celebrati a Torchiara, sua città natale, dove fu inaugurata una lapide commemorativa presso Palazzo Torre. Alla cerimonia di inaugurazione furono presenti Massimo Torre, presidente del comitato promotore e discendente del senatore; il sindaco di Torchiara, Massimo Farro; la professoressa Anna Maria Isastia, docente di Storia contemporanea presso l’Università di Roma “La Sapienza”; l’archeologo e cultore di storia del Cilento, dottor Antonio Capano, e il professore Salvatore Guzzi della Scuola di specializzazione delle professioni legali presso l’Università Parthenope di Napoli.
La figura di Andrea Torre resta quindi ancora oggi un simbolo di impegno e passione per il proprio lavoro, un esempio per le generazioni a venire.