L’udienza è fissata per il prossimo 18 maggio. Tre persone sono ritenute responsabili della morte di Antonietta Perretta.
VALLO DELLA LUCANIA. Dure accuse per il 59enne Alessandro Brighenti, il 54enne Marco Luigi Danieli, responsabili del trattamento dell’acqua sanitaria della casa di cura Cobellis per la società Zep Italia srl di Aprilia, e per 64enne Giuseppe Di Fluri, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl 3 di Salerno. Sarebbero i responsabili dell’inquinamento della rete idrica della clinica “Cobellis” di Vallo della Lucania con il virus della legionella, cosa che avrebbe causato la morte di una paziente, Antonietta Perretta, deceduta il 12 luglio del 2010.
Il pm Paolo Itri della Procura di Vallo dellaLucania, infatti, ha chiesto il rinvio a giudizio per i tre, cui è contestato il reato di avvelenamento di acque e di sostanze destinate all’alimentazione. Questi, si legge nel provvedimento, “in cooperazione colposa tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, per negligenza derivante dalla mancata attuazione di tutte le misure necessarie a prevenire la contaminazione della rete idrica della struttura sanitaria vallese, ne causavano l’inquinamento della rete idrica con il batterio della ‘Legionella’ e ‘Pseudomonas Aemginosa’ esponendo così al contagio sia le persone ivi ricoverate che i lavoratori”.
Il decesso della donna, stando alle accuse, sarebbe avvenuto proprio a causa della infezione da legionella. Dalle analisi effettuate dall’ARPAC immediatamente dopo il decesso, infatti, emerse la presenza del batterio con valori superiori alla norma. Per il Pm i tre non avrebbero messo in atto tutte le azioni necessarie per prevenire la contaminazione della rete idrica. L’udienza preliminare è fissata per il 18 maggio presso il Tribunale di Vallo della Lucania.