La preside del liceo classico Tasso di Salerno, Carmela Santarcangelo, ha definito l’atto vandalico avvenuto nella scuola come “increscioso e indecoroso“. Uno studente avrebbe urinato nell’antibagno del piano terra dell’edificio scolastico. La dirigente ha espresso grande incredulità e profondo rammarico per il gesto perpetrato ai danni dell’istituzione scolastica e della comunità. Nessuno, infatti, aveva mai urinato in un ambiente scolastico, che sia un bagno o un antibagno, nella storia centenaria del Tasso.
La linea dura della scuola
Subito dopo l’accaduto, la scuola ha deciso di adottare una linea dura nei confronti degli studenti coinvolti. Non conoscendo ancora il nome e cognome dell’alunno responsabile, la preside ha deciso di sospendere per un giorno con obbligo di frequenza tutti gli studenti maschi delle 10 classi allocate sullo stesso piano dell’antibagno teatro dello scempio. La scelta è stata definita “dura”, ma ha una grande valenza educativa, secondo la preside.
La circolare della preside
La dirigente Santangelo ha emesso una circolare indirizzata a studenti e famiglie, in cui ricostruisce quanto accaduto e definisce l’atto come “vandalico“. La circolare invita i collaboratori scolastici a vigilare con più attenzione nelle aree di loro competenza e i docenti a non far uscire più di uno studente per volta. La preside si è detta addolorata per quanto accaduto e ha espresso il suo rammarico per il gesto deprecabile.
La decisione della preside
La decisione della preside di sospendere per un giorno con obbligo di frequenza tutti gli studenti maschi delle 10 classi allocate sullo stesso piano dell’antibagno teatro dello scempio è stata definita “sofferta e drastica“. Non è ancora preciso il numero dei destinatari del provvedimento, ma dovrebbe attestarsi sui 90. La preside ha applicato l’articolo 52 del Regolamento d’istituto adottato dal liceo.
Il Regolamento d’istituto adottato dal liceo
Secondo l’articolo 52 del Regolamento d’istituto adottato dal liceo, in caso di danni provocati da ignoti, il dirigente scolastico può imporre che il risarcimento sia sostenuto dalla classe o dalle classi del medesimo corridoio in cui sia stato provocato il danno.