Due persone sono finite nei guai per estorsione aggravata dal metodo mafioso. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Salerno hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere su richiesta della locale procura.
Le accuse
F.I. e F.C. sono accusati di aver tentato un’estorsione ai danni di due fratelli salernitani mercanti d’arte.
Secondo quanto emerso dalle indagini, i due avrebbero agito per conto di un gallerista ad oggi indagato a piede libero, per il quale avevano lavorato in precedenza. Avrebbero preteso ventimila euro come risarcimento degli anticipi sulle provvigioni aziendali già corrisposte ad alcuni dipendenti del gallerista, successivamente assunti dalle vittime.
Ma non solo: i due avrebbero anche posto in essere un’estorsione ai danni del gallerista stesso. Avrebbero infatti ottenuto da lui la consegna di quattro quadri del valore complessivo di 20mila euro, un’autovettura e 15mila euro in contanti.
A carico di F.I. pesa anche l’accusa di aver intestato fittiziamente un’autovettura a F.C., al fine di eludere eventuali misure di prevenzione patrimoniale.
Il provvedimento
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip di Salerno. I due arrestati dovranno ora rispondere delle accuse mosse loro dalla procura locale. L’estorsione aggravata dal metodo mafioso è un reato molto grave, che mira a intimidire le vittime e a imporre la propria volontà attraverso la violenza o la minaccia. Le forze dell’ordine, attraverso indagini mirate, cercano di stroncare sul nascere queste attività criminali, al fine di garantire la sicurezza e la tranquillità dei cittadini.