Era l’estate del 2020, la prima post-pandemia, e le piscine fuori terra, le cosiddette “piscine da giardino” andavano a ruba nonostante i prezzi fossero, a causa dell’enorme richiesta, lievitati. Una trentenne di Roccadaspide dopo varie ricerche trovò una di queste piscine su un noto sito per gli acquisti. L’annuncio era corredato di foto e recapiti ma dopo aver contattato il venditore e dopo aver pagato, come da accordi, 190 euro tramite un bonifico online, l’acquirente fu bloccata da tutti gli indirizzi e i numeri dell’autore dell’annuncio.
La truffa
Comprendendo subito di aver subito una truffa, la donna sporse formale denuncia ai carabinieri della locale caserma scoprendo che persino l’identità fornita dal presunto commerciante era falsa.
Il sito internet, il numero di cellulare e finanche il numero della carta postale ricaricata, che per l’acquirente avevano rappresentato la prova della veridicità dell’inserzione, erano stati attivati dal truffatore con dei falsi documenti di identità ottenuti, molto probabilmente, in seguito ad un furto dei documenti ai danni di un’altra vittima
Le indagini
Ieri, dopo quasi tre anni dai fatti, accaduti nel luglio del 2020, il Tribunale di Salerno ha notificato alla vittima della truffa l’avviso per l’udienza preliminare che si terrà il 22 febbraio.
Dalle indagini preliminari è emerso che il truffatore potrebbe essere un 50enne residente a Giugliano in Campania, ora imputato e chiamato in udienza dal giudice.
“Da alcune ricerche online ho capito, inoltre, che l’identità dell’uomo emersa dalle indagini preliminari corrisponde a quella di un pregiudicato già accusato di reati gravi come la tentata rapina a mano armata presso una banca di una città del Nord Italia. La truffa che ho subito non ammonta, fortunatamente ad una cifra alta, ma ciò che mi fa più rabbia è che quell’annuncio sembrava talmente veritiero che chiunque ci sarebbe potuto cascare. Basti pensare che persino le informazioni del numero WhatsApp fornito rimandavano ad un negozio che sembrava reale. In quel periodo scoprii che tante persone erano incappate in truffe simili, alcune di queste avevano acquistato oggetti utili in seguito ad enormi sacrifici”.
Queste le parole della donna che ha voluto rendere nota la vicenda per esortare tutti a denunciare, anche per gli importi piccoli, e invitare tutti a prestare la massima attenzione negli acquisti online utilizzando sempre metodi di pagamento protetti.