Paura venerdì sera in viale San Martino a Felitto dove due uomini hanno provato a raggiungere l’interno di un’abitazione della zona per mettere a segno un furto.
Le immagini della telecamere e l’allarme
Al primo piano dell’immobile preso di mira dai ladri vi è la pasticceria di proprietà della stessa famiglia ed è stato proprio dalle videocamere di sorveglianza dell’esercizio che la titolare, mentre lavorava, ha scorto delle presenze sospette nel retro della struttura.
Erano passate da poco le 18 quando, allarmata dalle immagini, la donna si è precipitata fuori dal negozio per capire quanto stesse accadendo e immediatamente si è resa conto che due uomini stavano provando ad arrampicarsi, approfittando del fatto che quella parte dello stabile fosse in costruzione, per raggiungere il balcone ed introdursi, così, nell’appartamento.
Le urla delle donna hanno attirato gli altri residenti che sono accorsi sul posto e hanno visto che i due uomini avevano raggiunto la zona a bordo di un’Alfa Romeo Giulietta di colore bianco, lo stesso tipo di auto che, qualche giorno fa, il sindaco di Laurino, Gregorio Romano, aveva segnalato come sospetta mettendo in guardia i cittadini.
La fuga
I due uomini dopo essere stati scorti si sono rimessi nella vettura con l’intento di dileguarsi e incuranti dei residenti che hanno provato a fermarli.
Dai filmati e dalle testimonianze è emerso che si tratta di due persone straniere e che i due giravano per il paese già dalle prime ore del pomeriggio di venerdì.
La stessa vettura, infatti, aveva sostato, poche ore prima, nei pressi della piscina comunale di Felitto.
La preoccupazione dei residenti
È forte il sospetto che, già nei giorni scorsi, i due avrebbero girovagato nella zona per capire le abitudini dei proprietari delle abitazioni prese di mira.
Nei paesi dell’entroterra cilentano resta l’avviso di prestare massima attenzione ai movimenti dell’Alfa Romeo, avvistata anche a Castel San Lorenzo e Roccadaspide, oltre che a Laurino e Piaggine, le targhe dell’auto potrebbero essere cambiate dai malviventi che, stando alle prime ricostruzioni, userebbero, alternandole, targhe di auto rubate.