Il Comune di Albanella, retto dal sindaco Renato Iosca, intende modificare le stemma e il gonfalone inserendovi le parole dello storico Lucido De Stefano che, nel 1781 nella sua opera «Della Valle di Fasanella» in cui raccontava anche della sua visita ad Albanella, scrisse, tra le altre cose: «e le onde dei fiumi Calore e Silaro o sia il Selo».
La decisione è stata ufficializzata con apposita delibera di giunta
«Considerato che il decreto del Presidente della Repubblica del 22 aprile 1998 col quale viene assegnato ad Albanella il suo Stemma Comunale, risulta mancare del significativo quanto importante passaggio qualificativo del territorio e precisamente delle parole: “e le onde dei fiumi Calore e Silaro o sia il Selo».
Considerato che lo Storico Lucido Di Stefano viaggiando per la Valle di Fasanella visitò Albanella lasciando memoria di questa sua visita nel libro «Della Valle di Fasanella» e che nel discorso del V paragrafo 255 dedicato ad Albanella scriveva:
«Formano l’Insegna del suo suggello due Cipressi, con due stelle sopra e alcune onde di sotto, indicanti, come io credo, la memoria dolorosa delle due Città distrutte, di Pesto sua madre, e di Capaccio sua sorella, due lucidissime stelle e le onde dei fiumi Calore e Silaro, o sia Selo», poiché la confluenza dei fiumi Sele e Calore ricade nel comune di Albanella e visto che tale zona di confluenza nelle carte topografiche e nella segnaletica stradale viene indicata appunto con il toponimo di “Giunta”.
La richiesta del Comune
L’amministrazione ha dato formale mandato al Sindaco di contattare l’Ufficio Araldico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, allo scopo di istruire la pratica per ottenere la concessione dello stemma comunale e del gonfalone e di istruire, con questi nuovi elementi di supporto storico – architettonico, la richiesta per ottenere il nuovo decreto dalla Presidenza della Repubblica” queste, nello specifico, le motivazioni della richiesta spiegate nella delibera della giunta comunale.