Importante operazione dei carabinieri del Ros. Dopo 30 anni Matteo Messina Denaro è stato arrestato dai carabinieri. L’inchiesta che ha portato alla cattura del capomafia di Castelvetrano (Tp) è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dal procuratore aggiunto Paolo Guido.
L’arresto
Stando a quanto si apprende Matteo Messina Denaro si trovava in una clinica privata La Maddalena per delle cure oncologiche cure oncologiche. I militari diretti dal comandante dei Ros, Pasquale Angelosanto lo hanno bloccato all’interno di un bar. Intervenuti anche gli uomini del Gis e dei comandi territoriali.
Chi è Matteo Messina Denaro
Matteo Messina Denaro è un criminale mafioso siciliano, noto anche come “Diabolik”. È stato un capo della famiglia mafiosa dei Corleonesi ed è stato considerato uno dei boss più potenti e pericolosi della mafia siciliana negli ultimi decenni. È stato condannato all’ergastolo per omicidio e associazione mafiosa, e si trova attualmente in fuga.
Matteo Messina Denaro è stato considerato uno dei possibili mandanti dell’omicidio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due magistrati italiani noti per le loro indagini contro la mafia siciliana. Falcone e Borsellino sono stati uccisi in due attentati separatamente nel 1992, scatenando un’ondata di sdegno e determinazione nel combattere la mafia in Italia.
Messina Denaro, come capo della famiglia mafiosa dei Corleonesi, è stato accusato di aver ordinato gli omicidi come rappresaglia per le azioni legali contro la sua organizzazione criminale. Tuttavia, non ci sono prove concrete a suo carico per questi omicidi.
Il commento
«E’ una grande vittoria dello Stato che dimostra di non arrendersi di fronte alla mafia». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, commentando l’arresto di Matteo Messina Denaro. «All’indomani dell’anniversario dell’arresto di Totò Riina, un altro capo della criminalità organizzata – aggiunge la premier – viene assicurato alla giustizia».
«I miei più vivi ringraziamenti, assieme a quelli di tutto il governo, vanno alle Forze di Polizia, e in particolare al Ros dei Carabinieri, alla Procura nazionale antimafia e alla Procura di Palermo per la cattura dell’esponente più significativo della criminalità mafiosa», conclude Meloni.