La cinquantesima edizione del carnevale di Agropoli rischia nuovamente di saltare o di perdere le sue caratteristiche tradizionali che nel tempo hanno portato l’evento ad affermarsi come uno dei più spettacolari della Campania e d’Italia.
Carnevale di Agropoli a rischio
A lanciare l’allarme è Mario Picariello, presidente dell’associazione Il Carro, che da anni organizza gli appuntamenti del martedì grasso.
Ad Agropoli negli ultimi anni la pandemia ha fermato la tradizionale sfilata dei carri allegorici. Nel 2022 ai problemi di natura sanitaria si aggiunsero motivi prettamente tecnici, dovuti all’assenza di capannoni dove realizzare i carri in cartapesta. Proprio questi ultimi rappresentano la vera attrazione del Carnevale di Agropoli.
Negli anni le allegorie realizzate dai vari rioni hanno infatti raggiunto una qualità notevole grazie al lavoro di artigiani e volontari che progettavano e realizzavano il carro senza alcun aiuto esterno.
Oggi proprio questa tradizione rischia di venir meno perché per la prima volta nella storia c’è chi sta pensando di acquistare dei carri allegorici da altri carnevali italiani, pronti a rottamare le loro opere. Tutto nasce dal fatto che la politica si sarebbe intromessa nell’organizzazione dell’evento portando a delle divisioni tra i vari animatori dei rioni.
In vista del Carnevale di Agropoli 2023, quindi, rischiavano di partecipare soltanto pochi carri alle tradizionali sfilate. Di qui l’idea di acquistare opere in cartapesta altrove come fanno altri comuni dove però l’evento del martedì grasso ha molto meno risalto.
Le accuse di Mario Picariello
«Alcuni rioni non hanno voluto fare il carro sia per le condizioni inadeguate del capannone trovato dal sindaco, Roberto Mutalipassi e dagli assessori Giuseppe Di Filippo e Roberto Apicella che dalle tante promesse non mantenute dall’amministrazione comunale». Picariello parla addirittura di intimidazioni da parte di qualche esponente politico che «ha sottratto la 50^ edizione del Carnevale di Agropoli all’associazione il Carro».
«Questi tre signori citati – accusa Picariello – sono in cerca su internet per acquistare carri allegorici da far sfilare ad Agropoli buttando 20 anni di sacrificio di chi nel carnevale ci ha messo passione», conclude.
Da palazzo di città nessuna replica ma il rischio è che ancora una volta salti uno degli eventi più attesi ad Agropoli che negli anni si era affermato nella top 10 dei carnevali d’Italia. Un appuntamento capace, inoltre, di attirare tantissime persone anche da fuori regione dando una grossa mano all’economia locale.