L’esplosione di un ordigno avvenuta in Viale della Repubblica a Capaccio Paestum poteva dare origine al peggio. L’attentato, con ogni probabilità intimidatorio ai danni del negozio di fiori e piante avvenuto la scorsa notte ha causato il danneggiamento anche di altre attività. Tra queste il salone del parrucchiere Gennaro Anzisi, situato poco vicino.
Ordigno a Capaccio Paestum, ipotesi intimidazione: il racconto
Anzisi ieri mattina ha trovato la vetrina e l’insegna del salone in frantumi. La stima dei danni ammonta a diverse migliaia di euro in quanto nella vetrina vi erano alcune piastre di notevole valore ed altri accessori per capelli.
“Considerato che vicino c’erano anche i contatori del gas di tutto il condominio è stata scongiurata una tragedia”, ha fatto sapere il parrucchiere che ora dovrà provvedere a riparare la vetrina e a far fronte ai vari danni subiti.
La ricostruzione
I Carabinieri della compagnia di Agropoli, intanto, indagano sul caso. Gli investigatori hanno rinvenuto e sequestrato frammenti dell’ordigno, una bomba carta di grosse dimensioni, costruita artigianalmente, piazzata ed innescata proprio davanti al negozio. Ciò conferma che si tratta di un atto di chiara matrice intimidatoria e dolosa.
I militari dell’Arma, al momento, non escludono alcuna pista ed hanno già ascoltato vari testimoni, tra cui i proprietari del negozio, che hanno sporto denuncia dichiarando, al tempo stesso, di non aver ricevuto minacce di alcun tipo.
Sul posto è stata rilevata anche la presenza di diversi impianti di videosorveglianza installati nei pressi del luogo dell’attentato, le cui immagini sono state già acquisite e da cui si spera possano arrivare indizi utili a capire che cosa è accaduto e ad identificare gli autori dell’atto intimidatorio.
Sull’episodio dell’ordigno fatto esplodere a Capaccio, la Procura della Repubblica di Salerno ha aperto un fascicolo contro ignoti. Le indagini potrebbero essere orientate sia sull’attività lavorativa del fioraio che sulla sfera personale dei titolari.