Il Comune di Centola, guidato dal sindaco Rosario Pirrone, ha aderito al progetto quinquennale che prevede il programma «Ritorno in Italia 2023-2028».
Il programma rientra nell’iniziativa del Comitato Nazionale promotore dell’iniziativa «2023 anno del turismo di ritorno: alla scoperta delle origini».
Tra le priorità dell’Ente, c’è la realizzazione di progetti culturali e turistici finalizzati alla conoscenza, alla tutela, alla valorizzazione e promozione del locale patrimonio materiale ed immateriale. Da alcuni anni, infatti, si è diffusa una nuova forma di turismo, il cosiddetto turismo di ritorno che è spesso considerato uno strumento per il rilancio di una destinazione turistica.
Ma che cos’è il turismo di ritorno?
È parte integrante del turismo culturale, chiamata anche turismo genealogico, in quanto si riferisce principalmente ai discendenti di emigrati che, ricostruendo il proprio albero genealogico, tornano a visitare e a vivere i luoghi dei loro antenati.
Da uno studio condotto dall’ENIT nel 2018, il turismo di ritorno in Italia è in costante crescita. Il bacino potenziale teorico del cosiddetto turismo di ritorno, è pari a circa 80 milioni di persone.
Il progetto è rivolto ai connazionali residenti all’estero e agli oltre 70 milioni di connazionali di seconda, terza e quarta generazione che vivono all’estero e prevede, in Italia, 13 mesi di organizzazione e 10 mesi di operatività (da marzo 2023 a dicembre 2023) durante i quali vengono organizzati eventi, sagre, workshop, missioni economiche, confronti e dibattiti.
Il commento
«Considerato che l’obiettivo del progetto è invitare i connazionali residenti all’estero e venire in Italia favorendo il turismo, riteniamo che– fanno sapere da palazzo di Città– possa essere un valido strumento per il rilancio del nostro Comune, sia a livello culturale che economico»- concludono.
Il Comune di Centola, intende prendere parte al programma quinquennale, programmando una serie di interventi da attuare sul territorio al fine di valorizzare le bellezze presenti sul territorio; l’Ente, inoltre, è interessato a costruire una rete di organizzazione provinciale, regionale e nazionale.