A 24 ore di distanza dai funerali di Gilda Candreva, il sipario sul tragico omicidio di Paestum non è ancora calato. Le indagini vanno avanti, si punta a comprendere cosa è realmente accaduto nell’abitazione di via Tavernelle e perché la 17enne ha colpito con otto coltellate la nonna. La ragazza venerdì ha ricostruito il delitto davanti ai giudici che l’hanno scarcerata e affidata ad una casa famiglia.
Ecco chi è la ragazza accusata dell’omicidio di Paestum
Chi è stata la prima ad aggredire e perché? La giovane può essersi realmente difesa?
Quanti conoscono la ragazza e la sua famiglia propendono per questa tesi. Lo conferma anche la mamma del fidanzato, un coetaneo della 17enne residente ad Agropoli.
«Questo è per tutti un periodo di grande stress, per noi, per la famiglia e per mio figlio che si sta confrontando con una realtà che non conosceva», dice.
Tutti vivino un sentimento di profondo dolore non soltanto per la morte della 76enne in tragiche circostanze, ma anche per la giovane nipote.
«Il pensiero che è lì, sola in carcere rende il cuore pesante – dice ancora la mamma del fidanzato – È una ragazza sensibile, dolce, sempre pronta al dialogo e al compromesso. Il carcere non è l’ambiente adatto a lei».
Le ipotesi sul delitto
Per fortuna venerdì la ragazza è stata scarcerata ma resta l’incubo che sta vivendo. «Io – continua il racconto – la chiamo principessa perché al di là del rapporto con mia figlio è una ragazza bravissima, ci ha conquistato con la sua dolcezza e i modi garbati».
E sul delitto dice: «Son certa che ha avuto la percezione di essere in pericolo altrimenti non avrebbe mai usato la violenza. Forse bisognerebbe interrogarsi sullo stato della nonna. Non parliamo soltanto della ragazzina come di un mostro, chiediamoci anche come sia possibile che una nonna abbia tentato di aggredire la nipote, come confermerebbe anche la ciocca di capelli che la donna aveva tra le mani».
Venerdì l’avvocato della ragazza ha smentito la notizia che la 17enne fosse incinta, ipotesi che invece aveva confermato il fidanzato ma, precisa la mamma, «non possiamo basarci su un test di gravidanza fatto da due ragazzini, c’è bisogno di un esame medico per confermarlo».