È stata trasferita al carcere minorile di Nisida la 17enne (da compiere il prossimo mese di dicembre) che ha commesso l’omicidio in via Tavernelle, a Capaccio Paestum. Sono ore drammatiche per la famiglie che si trova ad affrontare il lutto per la morte di Ermenegilda Candreva, per tutti Gilda, e la disperazione per il gesto commesso dalla minorenne.
Omicidio di Paestum: i nuovi dettagli sul delitto
Con il trascorrere delle ore emergono ulteriori dettagli sull’accaduto. Pare che la ragazza da tempo non vedesse la nonna. Lunedì sera l’ha incontrata per caso fortuito proprio in via Tavernelle, luogo della movida, frequentatissimo dai giovani, dove la 76 enne aveva casa.
Le due si sarebbero incontrate in strada. L’anziana, vedendo la nipote agitata, l’avrebbe invitata ad entrare in casa per prendere una camomilla. Lì si è consumato l’omicidio di Paestum. Sembrerebbe che tra le due sia scoppiato un litigio e che la signora per qualche ragione impugnato un coltello a serramanico appartenente al defunto marito. A quel punto avrebbe colpito la giovane.
Quest’ultima, riuscita ad impossessarsi dell’arma, avrebbe a sua volta colpito la parente con sette fendenti. Quello alla schiena sarebbe stato fatale, avendo perforato polmone e cuore. La ragazza è fuggita in strada dopo il delitto, ferita e in stato di shock. L’anziana è stata trovata dai soccorritori agonizzante in casa dove è spirata pochi attimi dopo.
La 17enne forse incinta
Alcune voci dicono che la ragazza fosse incinta, forse al secondo o terzo mese. In pochi sarebbero stati a conoscenza della notizia. Per ora la tesi non è stata né confermata né smentita, inoltre non sembrerebbe possa essere un fatto che abbia condizionato il gesto. Il fidanzato, un coetaneo di Agropoli, ha chiesto di poter vedere la giovane. Se ne saprà di più nelle prossime ore.
Intanto proseguono le attività dei carabinieri della compagnia di Agropoli, guidati dal capitano Fabiola Garello, per ricostruire con certezza come si è consumato l’omicidio di via Tavernelle a Paestum. Oggi all’ospedale di Eboli l’autopsia sul corpo di Emenegilda Candreva.