Sono trascorsi quasi quattro anni da quando la Regione Campania annunciò l’assegnazione di fondi per le aree portuali. Tra i comuni beneficiari anche Ascea dove dovrà sorgere il porto di Velia grazie ad un finanziamento di 7,5 milioni di euro.
Ora, però, l’Ente cilentano subisce il richiamo dell’Anac. L’autorità anticorruzione, infatti, ha contestato le continue revisioni al progetto, nonché integrazioni ad opera dei consulenti esterni.
Porto di Velia: le contestazioni Anac
La procedura è stata avviata a seguito di esposti presenti da consiglieri di minoranza che chiedevano maggiore attenzione al progetto, vista anche la sua complessità.
Nel caso di Ascea, in particolare, contestata l’assenza del documento preliminare alla progettazione e della stessa progettazione preliminare, così come la verifica e validazione del progetto definitivo.
L’Anas ha sentenziato che “non ritiene che l’intervento in esame per la sua tipologia e dimensione possa rientrare nel regime derogatorio e semplificato di progettazione”. E dunque andavano rispettati i tre livelli di progettazione. Nonostante i ripetuti incarichi professionali a soggetti esterni l’elaborato “risulta ancora privo dei caratteri richiesti in un progetto definitivo dal codice appalti”.
Dunque è da censurare la circostanza che “dopo l’approvazione del progetto originario siano stati impegnati per il suo completamento ulteriori 100mila euro circa tra consulenze specialistiche e incarichi professionali esterni e che resta ancora da affidare l’incarico per la validazione/ verifica”.
L’Autorità infine evidenzia un comportamento della stazione appaltante non ispirato ai principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza. Si rischia finanche il danno erariale.
Il progetto
Il progetto per il porto di Velia, prevede la realizzazione di un punto di ormeggio che garantirà anche l’attracco di imbarcazioni di piccole o medie dimensioni. Il punto di attracco potrebbe essere solo un primo passo verso un progetto più ambizioso di un “Porto isola”.