Traffico internazionale di droga, dall’Albania e dal Brasile all’Italia. Scatta l’operazione della Guardia di Finanza di Reggio Calabria che ha interessato 4 regioni ed anche la provincia di Salerno. 24 le misure cautelari.
Traffico internazionale di droga: l’operazione magma
Nell’operazione denominata “Magma” sono stati impegnati 200 militari delle fiamme gialle calabresi e dello S.C.I.O., coordinati dalla DDA. Il blitz ha interessato le province di Reggio Calabria, Catania, Messina, Vibo Valentia, Salerno, Milano e Pavia. In 15 sono finiti in carcere, 9 ai domiciliari. L’attività rappresenta la prosecuzione di una precedente operazione contro la ‘ndrangheta conclusa nel 2019.
L’attività dei narcos calabresi
L’operazione confermerebbe la forza e la capillarità dei narcos calabresi che si pongono come interlocutori privilegiati con le più qualificate organizzazioni mondiali. Grazie ad ingenti capitali di provenienza illecita e alla capacità di gestione dei diversi segmenti e snodi della circolazione avrebbero così consolidato il loro ruolo nel traffico internazionale di droga.
Il gruppo criminale per comunicare faceva uso di telefoni criptati, ovvero cabine telefoniche e si interfacciava con organizzazione operative in Albania e Brasile. L’organizzazione, stando alle accuse, riusciva a far giungere dal Brasile partite di cocaina ingenti, stoccate in Svizzera e poi trasportate in Lombardia per essere cedute.
L’inchiesta sul traffico internazionale di droga avrebbe consentito di scoprire come il sodalizio procedesse in proprio anche a produrre notevoli quantitativi di cannabis. Con appositi corrieri, poi, riusciva a rifornire le piazze di spaccio.