La Sarim batte cassa al Comune di Agropoli, chiedendo quasi 2 milioni di euro per la gestione del servizio di igiene urbana, ma la competenza per l’appalto è dell’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento. Così, mentre il sindaco Mutalipassi prova a spostare l’attenzione sull’Ente unionale, la minoranza incalza parlando di “ambiguità del rapporto tra Comune e Unione dei Comuni, in materia di ciclo integrato dei rifiuti”.
Sarim batte cassa: minoranza chiede chiarezza
“Preliminarmente emerge tutta l’ambiguità del rapporto tra Comune e Unione dei Comuni, in materia di ciclo integrato dei rifiuti (oltre che su assunzioni e smistamento del personale assunto). – dice il consigliere Raffaele Pesce – Il primo ente percepisce la tassa sui rifiuti e versa l’introito all’Unione, che si occupa della gestione attraverso la Sarim, a seguito di appalto. Sarebbe il caso allora di ritrasferire, una volta per tutte, le competenze al Comune, senza ulteriori giri e giochi delle tre carte.
Pesce, poi, entra nel merito della richiesta della Sarim, a seguito della quale il sindaco “avrebbe dovuto convocare d’urgenza la commissione bilancio, con i funzionari interessati, per fare il punto, ma il punto vero della situazione, ai consiglieri di maggioranza e minoranza rappresentanti dei cittadini che pagano la TARI (cosa che lunedì chiederò)”.