La sanità è il tallone d’Achille del presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca. Nonostante le dichiarazioni trionfalistiche proposte settimanalmente sullo stato degli ospedali, i sindacati, ma soprattutto gli utenti, giorno dopo giorno segnalano criticità. E così finisce che a pagarne le spese sia anche Piero, figlio del governatore.
Sanità: la contestazione a Piero De Luca
Il capolista del Pd alla Camera dei Deputati ha rischiato di essere contestato al comizio organizzato per ieri a Scafati e così, per motivi di ordine pubblico, l’incontro è saltato.
Oggetto delle polemiche il rischio ridimensionamento dell’ospedale di Scafati, denunciato dai partiti avversari ma soprattutto oggetto di critiche da parte dei cittadini che chiedono chiarezza al governatore Vincenzo De Luca e all’Asl Salerno.
Dai Dem hanno denunciato «gravi atti intimidatori e il timore crescente per la sicurezza a causa di una contromanifestazione». Di qui l’annullamento dell’evento.
A Scafati una casa di comunità come Agropoli
Scafati, nelle previsioni dell’Asl, dovrebbe ospitare grazie a risorse Pnrr una Casa di Comunità che secondo Forza Italia decreterebbe il definitivo ridimensionamento e forse la chiusura dell’ospedale. Stessa previsione che l’Azienda Sanitaria ha fatto per Agropoli. Anche qui, accanto all’ospedale, sorgerebbe una Casa di Comunità.
Queste strutture sono attive h24, 7 giorni su 7, con strumentazione diagnostica di base, per l’effettuazione di prelievi, vaccinazioni e medicazioni, di alcuni tra i principali esami e screening oltre che per l’assistenza amministrativa
Una buona notizia in tema di offerta sanitaria, ma non è certamente il presidio dotato di pronto soccorso che tutti chiedono.
Il precedente
Nel centro cilentano c’è un precedente relativo al rischio contestazioni a De Luca. Era il 2020 e questa volta a finire nel mirino fu Vincenzo, presidente della Regione, che avrebbe dovuto raggiungere Agropoli per l’inaugurazione della nuova caserma della guardia di finanza.
I cittadini si mobilitarono per protestare contro la mancata riapertura dell’ospedale e il suo reinserimento nella rete dell’emergenza e il governatore pensò bene di disertare l’evento, ufficialmente per altri impegni.
De Luca (padre) ieri è stato oggetto di critiche anche ad Avellino. Nel capoluogo irpino ha inaugurato un’autostazione che però non potrà essere attiva prima di ottobre poiché l’iter burocratico è ancora in corso e mancherebbe il collaudo. Per le opposizioni si sarebbe trattato soltanto di un’iniziativa propagandistica.