Un forte temporale, durato poco più di venti minuti, a ridosso dell’orario delle esequie: anche il cielo di Sapri ha pianto a dirotto – insieme a familiari, amici e cittadini comuni – nel giorno dei funerali di Diego Mandola, tenutosi questa mattina in una Chiesa Madre dell’Immacolata gremita di gente.
Il commosso addio a Diego Mandola: oggi i funerali
Il 36enne saprese è morto tragicamente in Francia ed Évian-les-Bains dopo essere precipitato dal terrazzo del palazzo della sua abitazione all’alba di mercoledì 31 agosto scorso.
Le indagini delle autorità francesi proseguono, con gli investigatori d’oltralpe che stanno battendo con fermezza la pista del tragico incidente. Da capire solo perché Diego era lì a quell’ora e se era solo su quel maledetto terrazzo oppure no.
Alle 10.43 una macchina bianca scorta in Chiesa mamma Adriana e papà Giovanni. Sono comprensibilmente distrutti dal dolore, ma trovano la forza per salutare uno per uno chi gli si avvicina per portare loro conforto. Alle 11.01 arriva il feretro Diego Mandola per la celebrazione dei funerali.
Il parroco don Raffaele Brusco benedice la salma, prima che la stessa entri per l’ultimo saluto all’interno della Chiesa, dove non c’è più un solo posto libero a sedere.
L’omelia
Molto toccante e ricca di significato l’omelìa del giovane Parroco Don Raffaele Brusco, che durante i funerali si è rivolto ai genitori di Diego Mandola e a tutti i giovani.
“In questo momento bisogna richiamare la bellezza di una vita spesa per amore, proprio come fanno tutti i genitori. E quando si ama troppo a volte si può anche sbagliare, ma non è mai un fallimento. Mai! La verità è che ogni persona, soprattutto giovane, deve riscoprire la bellezza della propria vita, fondata sui veri valori, senza sprecarla dietro false divinità o – peggio – scorciatoie. Siamo una grande famiglia, siamo tutti uniti in questo grandissimo dolore. Diego sarà sempre con noi”, ha detto.
La lettera dei familiri
Straziante il momento in cui, al termine della dei funerali di Diego Mandola, dall’altare sono state lette due lettere, una della mamma Adriana e una della sorella gemella Elisabetta.
“Scusa se non ti ho capito abbastanza”, il succo delle parole della mamma. Frasi che hanno toccato il cuore, commoventi e significative. Così come è stato significativo e convinto l’applauso dei presenti.
A margine dei funerali la bara di Diego Mandola esce dalla Chiesa avvolta in una maglia ed una sciarpa del Napoli, la squadra di calcio che Diego amava.
Parte la canzone di Irama. “Ovunque sarai, ovunque sarò / In ogni gesto io ti cercherò / Se non ci sarai, io lo capirò / E nel silenzio io ti ascolterò”: versi che descrivono meglio di ogni parola lo stato d’animo di tutti. Volano al cielo tanti palloncini bianchi ed un palloncino azzurro con il numero “36”, l’età di Diego: a liberali in cielo la sorella Elisabetta. È difficile trovare un volto senza lacrime. Toccante l’abbraccio fortissimo tra papà Giovanni e il Sindaco di Sapri Antonio Gentile, in lacrime anche lui.
I funerali di Diego Mandola e l’ultimo saluto
Diego Mandola lascia la piazza con l’ultimo applauso scrosciante e sentito della sua Sapri, così si concludono i funerali.