Nuovi treni soppressi nel Cilento e ancora disagi per i pendolari. I sindacati lanciano l’allarme: territorio sempre più penalizzato.
SAPRI. «Il territorio a Sud di Salerno è sempre più penalizzato e martoriato». A lanciare l’allarme è Michele Nappi, segretario provinciale FIT CISL Salerno. Sotto i riflettori le condizioni del trasporto su rotaia da e per il Cilento che da qualche settimana ha subito nuovi tagli. Trenitalia, infatti, ha deciso di sopprimere durante il week end due treni regionali sulla tratta Napoli-Sapri. Si tratta del convoglio 3467, con partenza da Napoli alle 21.22 ed arrivo a Sapri alle 23.40 (soppresso il sabato), e del 3700, con partenza da Sapri alle 4.38 ed arrivo a Napoli alle 7.01 (soppresso la domenica). Una decisione del tutto inaspettata, che non ha mancato di creare problemi agli utenti del comprensorio, già costretti a subire notevoli disagi a causa di una rete viaria colabrodo. Nello specifico la soppressione del regionale 3467 ha privato quei viaggiatori che il sabato dal Cilento si spostavano verso Napoli e Salerno della possibilità di rientrare in serata, scongiurando i pericoli derivanti dall’utilizzo dell’automobile. Il secondo treno, invece, costituiva l’unico modo per gli utenti provenienti dalle stazioni a sud di Salerno di poter usufruire delle coincidenze con alcuni treni ad alta velocità che permettono di raggiungere il nord in mattinata. Tra questi, ad esempio, l’Intercity 510 per Torino Porta Nuova delle ore 6.30 e il Freccia Rossa 9410 delle ore 6.36 per Venezia Santa Lucia. Secondo il segretario provinciale della Fit Cisl, questi tagli hanno creato grossi disservizi a chi utilizza la strada ferrata. «In un epoca in cui si privilegia l’uso del mezzo pubblico – evidenzia Nappi – non si da la possibilità agli utenti di poterne usufruire al meglio».