“Acqua che canti, acqua che piangi”: il prossimo appuntamento di Linea Verde Estate, in onda domenica 14 Agosto, alle 12.20 su Raiuno, sarà un viaggio con Angela Rafanelli e Peppone Calabrese nel Cilento, in Campania.
Un’occasione di divertimento per tutti: a Campagna, nella suggestiva cornice dei monti Picentini, per assistere alla Chiena, festa tradizionale che si basa sulla piena, ovvero sullo straripamento voluto del fiume Tenza che lascia il suo letto naturale e “passa” per la cittadina e le sue strade.
Una mirabile opera della natura scavata dall’incessante forza delle acque, un’inconsueta traversata in barca fino a raggiungere un piccolo approdo, un susseguirsi di cunicoli, gallerie e caverne: appena fuori dai confini del Parco Nazionale del Cilento, sotto il massiccio degli Alburni, la magia delle grotte di Pertosa – Auletta, le più note dell’Italia meridionale e le uniche non marine ad essere attraversate da un fiume, il Tanagro.
Una storia di passione, cultura ed appartenenza al proprio territorio: a Bosco di San Giovanni a Piro, nel cuore del basso Cilento, in una azienda agricola a conduzione familiare, la raccolta del grano e la coltivazione della canapa da seme.
Un’imponente roccaforte che domina l’intera valle del Tanagro: a Teggiano, in una realtà medievale perfettamente ricostruita, il fascino e la storia del Castello Macchiaroli, sorto in epoca normanna.
“Disegno e animo ambienti dove le persone liberano la creatività per risolvere problemi e per comunicare se stessi, racconto storie di uomini e di donne che cambiano il mondo grazie al loro lavoro quotidiano, connetto le loro storie con altre storie”: a Caselle in Pittari, l’originale bottega di manufatti narrativi di Jepis.
Una lunghezza di circa 500 metri, uno scenario strepitoso, un’importante valenza naturalistica: a Sanza, dopo oltre un anno di stop, alla scoperta dell’ Affunnaturo di Vallevona, l’inghiottitoio da cui nasce il fiume Busseto e la cavità carsica più importante d’Europa.
Un clima mite, influenzato dal fiume Calore, che impedisce eccessive escursioni termiche e garantisce un’elevata umidità notturna, un’esposizione ottimale dei terreni coltivati, la presenza di numerose sorgenti naturali: a Casalbuono, per gustare i celeberrimi fagioli, presidio slowfood.