AGROPOLI. Dopo due anni di stop dovuto alla pandemia, i bambini Saharawi, sono arrivati in Italia.
L’Associazione Piccoli Ambasciatori di Pace ODV di Agropoli, ha ripreso il progetto di accoglienza estiva dei bambini profughi. I piccoli, saranno ospitati presso i locali dell’Oratorio Padre Giacomo Selvi della Parrocchia Sacro Cuore, fino al 21 agosto.
Il gruppo è composto da dodici bambini, tra cui un portatore di handicap e due accompagnatori. Abbiamo intervistato il presidente dell’Associazione Antonio Giacco, che ci ha raccontato quanto è importante aiutare queste popolazioni e quanto è grande il contributo umano che apporta.
I bambini, avranno la possibilità di completare le visite mediche iniziate a Napoli, avranno incontri istituzionali nei paesi del Cilento e non mancheranno momenti ludici offerti da associazioni operanti sul territorio.
Un importante messaggio anche da parte della vicepresidente dell’Associazione e segretaria nazionale, Luisa Piscopo, giovanissima con tanta voglia di aiutare il prossimo. Il suo invito è rivolto ai giovani: “avvicinatevi a queste belle realtà, perchè il vostro contributo è importantissimo“.
“Coordinare i viaggi in Italia e nel mondo, non semplice, ma l’accoglienza che ci riservano in ogni luogo che tocchiamo, riempie il cuore di gioia– queste le parole dell’accompagnatore dei ragazzi– sento di dover dire un enorme grazie a tutte le persone che ci sono accanto in questo progetto che è una vera e propria missione di vita”- conclude.
L’Associazione Piccoli Ambasciatori di Pace ODV, nasce dopo aver conosciuto i bambini Saharawi nel 2005. Dal 2007, ospita i bambini locali dell’Oratorio Padre Giacomo Selvi di Agropoli, il loro obiettivo è quello di far conoscere la storia di un popolo dimenticato.
Tanti gli incontri istituzionali con Enti pubblici e associazioni del territorio, è membro delle reti nazionali di solidarietà dal 2020. I Comuni cilentani coinvolti nel progetto sono quelli di Agropoli, Capaccio Paestum, Giungano, Torchiara, Sessa Cilento, Perdifumo, Rutino, Casal Velino, Castellabate.