Con il lancio suo social del videospot “Tutto il cinema è paese”, in cui una Bianchina attraversa la controra di un piccolo paese, sfilando tra case di pietra, magici portoni, ulivi, alberi scolpiti e murales, è entrata nel vivo la prima edizione del Cilento Fest, festival per la promozione del cinema legato al racconto dei borghi che si terrà dal 18 al 21 agosto a Perito, comunità simbolo del Cilento non costiero e di quelle aree interne di cui tutti parlano ma che pochi realmente conoscono.
Nato dalla passione smisurata per il Cilento di un gruppo di giornalisti, registi e produttori originari di queste terre, il festival è organizzato dalla società di editoria e produzione Iuppiter, in collaborazione con l’associazione culturale I Disinvolti, la Lama Film e la Pro Loco di Perito. Ladirezione artistica è formata dall’editore e scrittore Max De Francesco, dal produttore Gianluca Arcopinto, dal produttore e attore Cesare Apolito, dal regista e sceneggiatore Andrea D’Ambrosio.
Quattro giorni di proiezioni, concerti, spettacoli teatrali, visite guidate, mostre ed eventi collaterali sul patrimonio storico e umano delle comunità locali con la serata finale che consisterà nella cerimonia di consegna del Premio Cilento Fest, in cui saranno dati riconoscimenti a personaggi del cinema e verrà proclamato il vincitore del concorso “Cilento Fest – Cinema e Borghi”, lanciato a marzo scorso, a cui hanno partecipato opere audiovisive nazionali e internazionali, coerenti con un cinema legato alle aree interne, ai personaggi di paese e a storie non metropolitane ma ambientate, o che si svolgono prevalentemente, in luoghi lontani dai grandi centri.
Il taglio del nastro del Cilento Fest avverrà il 18 agosto con l’apertura dell’area Mediterranea (stand di prodotti tipici locali e dell’artigianato cilentano) e dell’area Visioni destinata alle proiezioni delle opere finaliste e agli incontri sul cinema. Inaugurazione nella stessa giornata di “Cilento è identità, forme e colori”, collettiva di artisti del Sud, a cura della critica d’arte Maria Pina Cirillo, che si terrà in un luogo del paese rigenerato e trasformato in galleria dall’organizzazione del Cilento Fest, con il decisivo lavoro del presidente della Pro Loco Perito, Antonello Marcelli, e del presidente dell’associazione I Disinvolti, Enrico Lava.
Qualità ed esclusività contraddistinguono il programma degli spettacoli che si snoderà nei quattro giorni della kermesse. Si inizia il 18 agosto con l’attore Totò Cascio – l’indimenticabile bambino protagonista di “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore – che apre il Cilento Fest e ritira il premio speciale “Cilento Fest – Cinema & Borghi” per il cortometraggio “A occhi aperti”, prodotto da Movimento Film e Rai Cinema per la Fondazione Telethon, regia di Mauro Mancini, in cui Totò ritorna nei luoghi del film, vincitore dell’Oscar nel 1990, per raccontare la sua convivenza con la retinite pigmentosa, una rara forma di cecità ereditaria che colpisce circa una persona su tremila.
A seguire l’atteso concerto “Desire canta il cinema”, unica tappa in Campania, del soprano internazionale Desire Capaldo che con il maestro Gabriele Pezone farà rivivere la magia delle colonne sonore di Ennio Morricone e dei grandi compositori di musiche per film.
Tanti gli appuntamenti del 19 agosto: la proiezione di “Isole” di Stefano Chiantini, la partenza dei laboratori cinematografici e di benessere per adulti e bambini, a cura di Francesca Romana Cirillo e Vanessa Tedesco, la presentazione del libro fotografico “Viaggio in Campania” di Giuseppe Leone e il momento clou con “Andiamo a teatro!”, inedito viaggio esilarante tra generi teatrali con un trio d’eccezione: Oscar Di Maio, Giulio Adinolfi e la partecipazione straordinaria di Ciro Capano, reduce dal grande successo ottenuto per il film “È stato la mano di Dio” di Paolo Sorrentino, in cui interpreta il regista Antonio Capuano.
Il 20 agosto è giornata “cilentana” a tutti gli effetti con la proiezione del documentario “Il sentieri dei lupi” del regista Andrea D’Ambrosio -un sorprendente report visivo e appassionato in un Cilento mai visto prima alla ricerca del mitologico animale sempre più presente in questi territori – e il concerto di Peppe Cirillo e degli Antiqua Saxa nel segno della musica popolare e di un sound magnetico e identitario.
Ricco il parterre dei protagonisti della serata finale del 21 agosto condotta da Titta Masi. Tra gli ospiti e i premiati ci saranno Maurizio Lastrico, Giulio Scarpati, Edoardo De Angelis, Pina Turco, Anna Capasso, Raiz, Bruno Cariello. Il premio è stato realizzato da uno dei più quotati artisti internazionali del momento, il napoletano Marco Abbamondi, che, utilizzando materiali naturali, ha riprodotto su tavole di legno il logo del Cilento Fest,rappresentato da una bobina di pellicola cinematografica e una coda stilizzata di una volpe, icona esemplare della ricchezza e della biodiversità del Parco Nazionale del Cilento. Il dj set di Fabrizio Fiore, mito della consolle, chiuderà con un viaggio “in vinile” tra i brani cult e stracult della settima arte la prima edizione del Cilento Fest che, come tengono a sottolineare gli organizzatori, «non è solo un evento, ma una missione».
«Il progetto Cilento Fest – dice l’ideatore Max De Francesco – si fonda su una convinzione ben precisa: lavorare “oltre l’evento”, attraverso la creazione d’iniziative che superino le stagioni, vivano di continuità operativa e comunicativa, lascino sul territorio opere concrete ed energia tra le nuove generazioni. C’è tanto da fare in questi “paesi dell’anima” spesso raccontati male e considerati fuori gioco, dimenticati da una politica scellerata e senza cuore. È nostra intenzione far partire progetti di rigenerazione creativa che prevedono, ad esempio, la creazione nei borghi di “salette attrezzate” per conoscere tutti gli strumenti di post produzione di un‘opera audiovisiva e la nascita di “Laboratori permanenti di cinematografia” in cui docenti specializzati possano insegnare ai giovani l’arte e i mestieri del cinema direttamente qui».