“Da anni, attraverso appelli e atti istituzionali, invochiamo che siano aggiornati i Registri Tumori della Regione Campania. Parliamo di banche dati che, se attualizzate, rappresenterebbero un riferimento fondamentale per definire fattori di incidenza in relazione all’insorgere di determinate patologie tumorali. Un riferimento che consentirebbe di intervenire con azioni puntuali e con iniziative incisive di prevenzione tese a salvare la vita di tantissimi cittadini della nostra regione. Purtroppo ad oggi, nonostante le numerose sollecitazioni giunte da più parti, i registri tumori sono fermi da anni, con il caso emblematico della Asl Napoli 1, ferma al 2015, superata di appena un anno dalle aziende sanitarie di Salerno, Caserta e Benevento, ferme al 2016”.
Lo denuncia il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano, che sul tema ha depositato in queste ore un’interrogazione alla giunta regionale.
“È paradossale un caso del genere – conclude Cammarano – in una regione nella quale, sulla base dei dati forniti dai medici di medicina generale, sarebbe stata riscontrata una prevalenza di ammalati cancro rispetto alla media nazionale e considerato che per l’aggiornamento del registro vengono investiti in Campania 1.5milioni di euro l’anno”.