Si chiude, almeno in primo grado, il processo conseguente all’inchiesta Strade fantasma, relativo ad una serie di lavori per la viabilità appaltati dalla Provincia di Salerno ma di fatto non eseguiti. I giudici hanno deciso per otto condanne e due assoluzioni.
L’inchiesta fu portata avanti dalla guardia di finanza che mise in evidenza un ‘sistema’ collusivo nell’ente provinciale. Tra le strade nel mirino anche la Casal Velino-Celso, il cui stato dei lavori fu più volte denunciato dal compianto sindaco di Pollica, Angelo Vassallo.
Condannati a 3 anni e 6 mesi con interdizione perpetua dai pubblici uffici il geom. Gennaro Rizzo di Gioi (capo area del servizio viabilità dell’ente di Via Roma), Franco Cuozzo (direttore dei lavori), il salernitano Luigi Calenda (direttore del servizio finanziario) e Gerardo Volpe (funzionario del settore finanziario).
Pena a 2 anni e 8 mesi con misura interdittiva, invece, per gli imprenditori Eduardo Sale di Nocera Inferiore, Paolo Riccelli di Salerno, Mario Bamonte di Ottati e Luigi Di Sarli di Teggiano.
Assolto con formula piena “per non aver commesso il fatto”, invece, l’allora dirigente del settore dei servizi tecnici della Provincia, Angelo Cavaliere. Assolto per intervenuta prescrizione, infine, Matteo Sorrentino (era accusato solo di favoreggiamento).
Inizialmente erano 12 gli imputati.