POLLICA. Lo accusò di violenza sessuale, ma non era vero. Un uomo di , 56 anni, nonostante questo finì in carcere per aver minacciato di morte la ex moglie nordafricana. L’uomo sosteneva che quest’ultima lo avesse truffato per ottenere la cittadinanza.
Accusato di abusi sulla moglie: la vicenda
Alcuni giorni prima delle feste natalizie il 56enne l’aveva avvicinata a Sarno minacciandola ancora di morte perché – sosteneva – la straniera gli avrebbe rovinato la vita. Per il gip del Tribunale di Vallo avrebbe potuto reiterare il reato e per questo venne disposta la misura carceraria.
Ora l’uomo è stato scarcerato. Per lui la sola misura cautelare dell’obbligo di dimora in un comune del Cilento.
La donna, nelle denunce rese ai carabinieri della locale stazione, ora oggetto di indagini della magistratura, riferì di essere stata costretta a subire rapporti sessuali non consenzienti. L’arrestato, invece, ha sempre replicato sostenendo di essere stato usato per il solo scopo di ottenere la cittadinanza italiana.
Il loro matrimonio è durato solo un anno. Poi la rottura e le denunce di maltrattamenti e violenze. Se l’accusa di violenza sessuale è caduta dopo il ricorso ai giudici del Riesame di Salerno, quella di maltrattamenti è rimasta in piedi. Ed è quella che obbligava il 56enne, difeso dall’avvocato Carmelo Veneri a tenersi a distanza dalla donna africana che aveva sposato e dalla quale è separato.