Il settore degli investimenti online è stato oggetto di una grande evoluzione negli ultimi tempi. Le piattaforme di trading non possono più essere considerate una novità, visto che questa attività è una realtà ormai da più di venti anni, ma il clamoroso miglioramento tecnologico di quest’ultimo periodo gli ha fatto fare un importante passo in avanti. Oggi basta un computer o uno smartphone per accedere a piattaforme complete ma allo stesso intuitive ed alla portata di tutti.
Questa grande facilità di accesso ai mercati però è in forte contrasto con la complessità della situazione attuale. Il coronavirus che continua ad essere una minaccia, l’inflazione a livelli che non si vedevano da decenni e la guerra in Ucraina stanno condizionando pesantemente la vita delle persone, con effetti che ricadono anche sui mercati. Per riuscire ad ottenere risultati dai propri investimenti online bisogna quindi sapere come sfruttare al meglio gli strumenti che si hanno a disposizione.
Gli strumenti a disposizione del trader
Iniziare a fare trading online oggi è davvero molto semplice. Ovviamente, però è necessario seguire un percorso che prevede una fase di studio ed una fase dedicata al processo di scelta del proprio broker di riferimento.
Questo aspetto, che purtroppo ancora molti trader inesperti sottovalutano, riveste un ruolo importantissimo. I broker non sono tutti uguali ed anche le loro piattaforme possono presentare caratteristiche differenti. Ovviamente vanno presi in considerazione solo intermediari regolamentati, ma gli aspetti da valutare sono altri: costi applicati, asset negoziabili, caratteristiche della piattaforma, servizi di assistenza e strumenti a disposizione dell’utente. In quest’ultimo caso si fa riferimento, ad esempio, agli indicatori e oscillatori di trading utili per aiutare l’utente a capire quando e come investire su un determinato asset.
Il ruolo degli indicatori negli investimenti online
Tra gli strumenti che non dovrebbero mai mancare ci sono gli indicatori: i migliori broker li offrono gratuitamente ai loro iscritti. A prescindere dalla strategia che si adotta, gli indicatori sono importantissimi sia per l’analisi tecnica che per l’analisi fondamentale; tra i più utilizzati dai trader è possibile menzionare la Media Mobile Semplice, il Pivot Ponts, il Moving Average Convergence Divergence (o più semplicemente MACD), le Bande di Bollinger, l’ADX e l’ATR.
Ovviamente ciascun indicatore ha le sue peculiarità, ma tutti hanno un obiettivo comune: la loro funzione è quella di aiutare il trader ad interpretare la situazione attuale in modo tale da poter capire in che direzione e con quale forza potrà muoversi un asset in un preciso intervallo di tempo. Chiaramente sono strumenti che permettono di analizzare il passato in modo da poter fare delle previsioni basate sulla matematica e sulla statistica: non sono infallibili al 100%, ma sono un’ottima base.
Gli oscillatori più utilizzati
All’elenco fatto in precedenza bisogna aggiungere gli oscillatori: si tratta di indicatori “speciali” che vengono utilizzati quando dai grafici non emerge una tendenza ben definita. Il più utilizzato probabilmente è l’oscillatore Relative Strenght Index, ovvero l’RSI. Oscillando tra 0 e 100 permette di individuare le zone di ipervenduto e di ipercomprato. Un indicatore al di sotto del 30% palesa un’opportunità di acquisto, mentre una percentuale superiore al 70/80% indica un’opportunità di vendita.
L’oscillatore Stocastico mette a confronto il prezzo corrente con un intervallo di prezzi antecedenti. Anche questo indicatore permette di individuare le zone di ipervenduto e di ipercomprato e svolge al meglio la sua funzione nella fasi in cui ci sono delle tendenze lievi o non ben definite o nelle fasi laterali. In condizioni di questo tipo l’oscillatore Stocastico permette di individuare i prezzi di entrata e di uscita dalla posizione.