Fiume di polemiche sull’Unione dei Comuni Alto Cilento. Questa volta le critiche riguardano un prestito di 3 milioni di euro che peserà sul bilancio del comune di Agropoli.
Un prestito di 3 milioni di euro per saldare le passività del 2014, ciò perché l’Unione dei Comuni Alto Cilento “non dispone della liquidità necessaria per provvedere a tutti i pagamenti”. Questo il provvedimento che sta scatenando le polemiche delle opposizioni. Il denaro richiesto alla Cassa Depositi e Prestiti, in particolare, servirà al pagamento del servizio della nettezza urbana ad Agropoli, comune che non ha versato le spettanze dovute. Il nuovo debito, però, sarà in carico allo stesso comune cilentano, il quale dovrà portare in garanzia di pagamento delle rate del prestito l’IMU.
“Se non si riuscirà effettuare il recupero della TARSU non versata – avverte Consolato Caccamo, del Movimento 5 Stelle di Agropoli – noi oltre a pagare la tariffa sui rifiuti per la gestione corrente pagheremo (per chi pagherà) anche l’IMU per lo stesso fine. E questi al paese mio si chiamano debiti”.
“Unico auspicio è che, nonostante tutto, con queste nuove risorse finanziarie si possa dare subito ossigeno alle tasche degli operatori ecologici che da mesi non percepiscono lo stipendio”, conclude Caccamo