Le giuggiole (nella foto di www.agricolasigi.it)fanno parte di quei piccoli frutti ormai dimenticati, scomparsi dal mercato. Fortunatamente possiamo ritrovarli nelle campagne perchè sono una specie spontanea e diffusa. Citate anche dallo storico Erodoto, esso le descrive nei suoi scritti per l’estrema dolcezza che le contraddistingue.
La storia delle giuggiole
Originaria dell’Africa settentrionale e della Siria, la pianta delle giuggiole appartiene alla famiglia delle Rhamnaceae. Il periodo della maturazione e della raccolta si colloca verso l’inizio dell’Autunno, nel mese di Settembre. I frutti si presentano con una forma ovale e di colore rosso scuro, hanno una buccia molto sottile, dal gusto deciso e dolce ma acidulo.
Le giuggiole si possono mangiare crude come snack sano e nutriente oppure si possono utilizzare dopo la cottura o la sua essiccazione, ad esempio per preparare delle deliziose confetture e marmellate, liquori e il rinomato brodo di giuggiole. Da qui nasce l’espressione metaforica “andare in brodo di giuggiole” per indicare uno stato d’animo gioioso ed euforico.
Ecco le proprietà benefiche
Una vera delizia per i più golosi. Questo frutto, altre alla sua bontà possiede una grande quantità di ingredienti naturali e apporta innumerevoli proprietà benefiche per chi lo assume, vediamole insieme: – elevata funzione digestiva – proprietà diuretiche – alti livelli di potassio che aiutano a combattere la pressione alta – è un frutto antiossidante – ha proprietà antinfiammatorie – favorisce la concentrazione e aiuta a migliorare la memoria – sali minerale e vitamina C.