Lavori sulla SS18 Sapri – Maratea, è polemica da parte dei cittadini per ritardi e rinvii che rischiano di prolungare i disagi. A farsi portavoce da portavoce delle preoccupazioni dei residenti il Comitato Civico SS18.
SS18 Sapri – Maratea: le preoccupazioni del comitato
«Durante l’incontro avvenuto a Potenza il 20 gennaio l’Assessora Regionale della Basilicata, Donatella Merra, in accordo con i rappresentati Anas, garantì che entro la fine del mese o al più tardi gli inizi di febbraio, ci sarebbe stato un incontro con i cittadini di Maratea durante il quale i tecnici avrebbero illustrato nel dettaglio il progetto e le varie fasi dei lavori. Si trattava dell’ultimo di una serie di annunciati incontri pubblici fatti dall’Assessora, a partire da febbraio 2021, rinviati poi di volta in volta a causa della mancanza del cronoprogramma dei lavori e di alcune autorizzazioni paesaggistiche», ricordano dal Comitato.
Da allora nessuna notizia, se non l’indiscrezione delle dimissioni dell’assessora.
«Preso atto che la lunga progettazione di un’opera così importante ed impattante non abbia previsto in alcun modo il coinvolgimento della cittadinanza, né tantomeno valutato le scontate conseguenze – osservano dal Comitato – si ritiene doveroso che almeno nella fase esecutiva già avviata da due mesi siano rispettati i diritti e mitigati se non risolti i disagi della comunità».
Di qui le proposte: l’immediata integrazione delle fermate dei treni regionali da e per Maratea/Sapri nelle stazioni di Acquafredda e Marina; l’immediata disponibilità del cronoprogramma dei lavori per conoscere i periodi di eventuale chiusura della statale anche in considerazione dell’ormai imminente inizio della stagione turistica; di avviare al più presto le azioni necessarie a scongiurare che, a lavori ultimati, il vecchio tracciato non sia più fruibile con una perdita di incommensurabile valore paesaggistico/culturale e turistico per tutto il territorio; di predisporre la progettazione per il ripascimento delle spiagge di Maratea più compromesse dall’erosione affinché, se idonei, possano essere utilizzati anche i cospicui detriti di risulta della perforazione delle gallerie; di valutare misure compensative per l’impatto negativo sul comparto turistico e non solo, quali ad esempio la predisposizione di una massiccia campagna di promozione turistica di Maratea ed il potenziamento del trasporto urbano.